Oh, Pokemon Emerald Version, quel gioiellino per Game Boy Advance che ti fa sentire un vero Allenatore Pokémon fin dal primo passo nella soleggiata Hoenn. Qui non si tratta solo di pigliare i Pokémon e correre in giro come un matto, no no, siamo in un RPG dove la strategia è la parola d’ordine e ogni scelta può fare la differenza tra un GG e un triste Game Over.
All’inizio, ti svegli a Littleroot, un posto tranquillo dove sembra di essere appena usciti da un episodio di una serie TV anni '90. Appena arrivi, il buon Professor Birch ti schiaffa in mano la scelta classica che fa già batticuore: Treecko, Torchic o Mudkip? (E sì, tutti abbiamo avuto quella discussione interna su chi fosse il migliore, come i fan dei film Marvel che litigano su Iron Man vs Captain America.) Da qui parte la tua epica avventura, fatta di esplorazione di foreste, montagne e oceani – praticamente un tour de force in pixel art – e di incontri con rivali che più ostici non si può.
Il cuore pulsante del gioco è il suo sistema di combattimento a turni, che non ti lascia fare il bullet-time ma ti costringe a pensare bene ogni mossa. Vuoi fare quello furbo con un attacco superefficace o conviene switchare il Pokémon all’ultimo secondo? E non dimentichiamoci della gestione dell’inventario e di quel tocco di tattica che serve per decidere quando usare una pozione o una mossa speciale. Scherzi a parte, una battaglia in Emerald è un po’ come una partita a scacchi con Pikachu al posto del re e Charizard che fa gli scacchi giganti.
Ma non è solo questione di sconfiggere gli 8 famigerati Gym Leader e collezionare le loro medaglie – anche se, ammettiamolo, sono un ottimo modo per gonfiare l’ego. C’è pure la guerra tra Team Aqua e Team Magma, due squadre di cattivi che vogliono riscrivere le regole del mondo con le leggende Kyogre e Groudon. E qui il gioco si fa davvero interessante, perché non stai solo spappolando Pokémon a caso, ma stai anche cercando di salvare il pianeta. Niente male, eh?
Per chi ha finito la storia e pensava di mettersi a dormire, ecco spuntare il Battle Frontier: un’area post-game che è praticamente il paradiso degli sfidanti hardcore, con sfide che ti fanno sudare più di una boss fight all’ultimo respiro. Insomma, un posto dove dimostrare di essere davvero un pro, o di aver bisogno di un nerf (scherzo, ma un po’ di buff non guasterebbero).
Insomma, Pokemon Emerald non è solo un gioco, è un’esperienza che mescola nostalgia e strategia con il giusto mix di avventura e sfida. Se non l’hai mai provato, ti stai perdendo un pezzo di storia videoludica che, anche dopo anni, continua a far battere il cuore agli Allenatori di ogni età. E poi, vogliamo parlare della soddisfazione di catturare quel leggendario che ti fa sentire un vero boss? GG, Trainer, GG.