Ok, mettiamola così: se ti sei mai chiesto come sarebbe fare parkour senza rischiare di romperti una caviglia (o il portafoglio del fisioterapista), Playground - Parkour è il tuo nuovo miglior amico digitale. Qui non si tratta solo di correre e saltare a cazzo di cane, oh no! Il gioco ti catapulta in una giungla urbana dove ogni salto, scivolata o capriola è una piccola opera d’arte di precisione e tempismo. Ho provato a capire il crafting dei movimenti, ma alla fine ho fatto un pasticcio degno di MasterChef in cucina - eppure, proprio lì sta la sfida.
Il cuore pulsante del gioco è, senza dubbio, il sistema di movimento iper fluido che premia chi riesce a concatenare mosse come wall runs, vaults, flips e slides con la grazia di un felino su caffeina. Non è solo questione di correre più veloce che puoi (anche se farlo è comunque super soddisfacente), ma di farlo con stile e precisione chirurgica. Tipo quando cerchi il telecomando sotto i cuscini del divano: sembra facile finché non ti accorgi che il gap tra un muro e l’altro è più grande dell’abisso del tuo disordine mentale.
Il controllo tramite tastiera risponde come un fedele compagno di maratona: sprint, salto, trick — tutto è reattivo e intuitivo, ma ti avverto, la curva d’apprendimento è un po’ come scalare una parete: all’inizio ti sembra impossibile, poi all’improvviso... beh, lascia stare, devi provarci. E la soddisfazione quando riesci finalmente a concatenare una serie di mosse senza cadere? GG, vero?
In più, il gioco non ti mette nella solita scatola da corri e basta. No, ti lascia anche sperimentare percorsi alternativi e strategie diverse per ottimizzare i tuoi tempi, che sia per battere il tuo record personale o per mandare in tilt gli amici online con qualche combo OP. Insomma, è un invito a spingere i tuoi limiti (e quelli del tuo riflesso) divertendoti come un matto. Se ti piace l’azione frenetica, la piattaforma e soprattutto sfidare te stesso, qui sei a casa.