Okay, vi dico subito che Motherload non è solo un semplice giochino da browser dove ti scavi la tua pappa di pixel: è praticamente un tuffo profondo nel rosso Marte, armati di trapano e una voglia matta di scavare fino al midollo. In questo gioco, sei un minatore - diciamo pure un “Indiana Jones dei minerali” - mandato da una corporazione (tipo quegli strani tipi cattivi sempre dietro l’angolo) a sprofondare sempre più nel sottosuolo marziano alla ricerca di gemme, minerali rari e strani artefatti che, probabilmente, valgono più di un Fortnite pass stagionale.
Il bello è che Motherload ti fa sentire quel brivido (giuro, una volta ho sentito un sobbalzo quando ho quasi finito il carburante giù nella miniera) della spericolata esplorazione. Alla base, il gameplay è semplice: con le frecce muovi la tua maestosa trivella a sinistra, a destra e soprattutto giù, sempre più in profondità. Con la barra spaziatrice scavi o interagisci (ho sbagliato tantissime volte e sono finito sepolto più di una volta - colpa mia eh). E se vuoi una pausa c’è il tasto esc, perché anche i minatori spaziali hanno bisogno di un break.
Il gioco è praticamente un mix ben riuscito di gestione risorse e avventura: devi tenere d’occhio il carburante, la robustezza della tua attrezzatura e la capienza del carico. Quando il serbatoio è vuoto o i tuoi zaini sono pieni di cristalli luccicanti, devi tornare su, vendere il bottino per fare upgrade (il bello è proprio quello – migliorare il trapano, il serbatoio, lo scafo…), e poi ridiscendere più forte di prima. All’inizio pensavo fosse tutto rosa e fiori, ma poi i gas tossici e il terreno ostile ti ricordano: “Ehi, qui non si scava mica per scherzo!”.
Sinceramente, la storyline che si apre piano piano, con quei segreti oscuri che si scoprono sulla corporazione e cosa succede sotto la superficie, mi ha davvero preso. Non è un capolavoro narrativo, ma dà quel tocco in più nell’ambientazione, tipo quando in “The Outer Worlds” cominci a capire che non tutto è come sembra.
Se amate i giochi che ti fanno dire “solo un altro scavo” e poi ti ritrovi ore dopo senza riuscire a staccarti, beh, Motherload è un must. La sua semplicità inganna, è un po’ come la fregola del digging di Minecraft ma senza la zuffa coi creeper... insomma, meno stress ma altrettanta soddisfazione. Per gli amanti delle sfide con un pizzico di mistero e la voglia di perdersi in mondi lontani, Motherload è un’ottima fuga dalla noia quotidiana – magari da giocare nelle pause caffè o in quei momenti in cui stai aspettando che si aggiorni Twitch.