Allora, preparati a tuffarti in un universo dove il nome Hugli Wugli suona più come una filastrocca stonata che come una minaccia seriama non farti ingannare, questi fratelli vogliono solo scappare dal dungeon prima che Tung Tung Sahur li acciuffi. Sì, perché il nostro amichevole (o quasi) antagonista è tipo quel tipo di secchione che non ti lascia mai andare via con facilità, come un moppi ossessionato dalla pulizia. Il vero esercizio qui? Schivare i suoi inseguimenti senza finire come tappeto kazzo sotto il piede giusto, perché ogni passo falso ti riporta al checkpointe ti fa rivalutare tutte le tue scelte di vita.
Ora, non è solo una questione di corsa; dovrai mettere a frutto tutto il tuo fiuto da detective nato per raccogliere le chiavi rosse e blu che sono sparse nel dungeon, tipo uova di Pasqua, ma più ostili. Ci sono passaggi segreti, angoli bui, e livelli che ti fanno pensare che hanno progettato tutto in una giornata no. Ti giuro, cercare quelle chiavi è come trovare il WiFi gratis nel deserto: possibile, ma niente che possa prescindere da un po’ di sudore e bestemmie (so che ho detto niente volgarità, ma hey, l’ho pensato forte!).
La gestione del tempo è cruciale: puoi correre come un pazzo assetato o calcolare ogni mossa come un maestro degli scacchi. Ma attenzione, perché muoversi troppo lentamente farà venir su Tung Tung Sahur un livello di rottura della pazienza da record. E no, non puoi semplicemente sbattere la porta e scappare, devi avere entrambe le chiavi in mano per entrare nella stanza dell’uscitaimmagina il panico se perdi anche solo una chiave proprio mentre stai per fregartelo!
Sul serio, la prima partita può sembrarti un'incursione silenziosa in un episodio di Die Hard in salsa fantasy, dove evitare Tung Tung Sahur è tipo il boss fight finale, ma senza nemmeno un tutorial decente. Ti ritrovi a premere tasti, sperare, e a maledire i pixel, e, fidati di me, riesco a perdermi anche in un corridoio diritto. Però quando finalmente riesci a portare i fratelli Hugli Wugli alla porta del dungeon? GG! Quella sensazione di vittoria vale ogni minuto di frustrazione.