Allora, parliamo di Hobo 3: Wanted, un picchiaduro che più caotico non si può, dove il protagonista è uno sbandato — e che sbandato! Tra punch improbabili e calci da far rabbrividire, ti ritrovi a combattere contro tutta la città che ti vuole incastrare. Insomma, ha appena evaso di prigione nel capitolo precedente e ora è in fuga, un vero ricercato a piede libero. Il tuo compito? Aiutare questo hobo a menare fendenti a destra e a manca e a farsi strada tra orde di poliziotti, civili incazzati e chi più ne ha più ne metta. E tutto condito da un umorismo così grezzo e over-the-top che ti fa venire il dubbio se stai giocando a un videogame o a una barzelletta animata.
La storia, per quanto possa sembrare un pretesto, in realtà ti invade con le sue trovate assurde e mosse grottesche, che non solo servono a pestare i nemici ma anche a strapparti più di un sorriso (o una smorfia, dipende dai gusti). I controlli sono così semplici che un bambino di 5 anni potrebbe giocare: muoviti con le freccette, premi A per i pugni e S per i calci. Ma aspetta, non è tutto! Sbloccando combo avanzate, la cosa diventa parecchio più intrigante, e ti assicuro che imparare a destreggiarsi tra quei comandi ti dà soddisfazione. Fondamentalmente non serve la laurea per giocare, ma padroneggiare le combo è un gioco dentro il gioco.
Per farti un’idea, i livelli scorrono da sinistra a destra insolitamente lineari, però ogni ora il gioco alza l’asticella con nemici più cattivi e boss sfiziosi. È come quando pensi di avere la situazione sotto controllo e bum! Ti arriva un colpo di scena che ti fa urlare “Ma dai!”. Io ricordo la prima volta che ho provato a usare l’attacco più disgustoso del protagonista: un misto tra fa schifo e fa ridere che ti lascia senza parole. Sinceramente, non l’avevo mai visto in altri picchiaduro — e fidati, io ne ho macinati parecchi.
All’inizio pensavo fosse solo la solita roba trash da “gioco a due lire”, ma poi ho capito che dietro la maschera di caos c’è una vera chicca per chi, come me, ama un gameplay veloce, sopra le righe e un pizzico irriverente (se ami Street Fighter, qui è come se ti buttassi in un party di Meme svolto senza filtri). In generale, Hobo 3: Wanted è una scorribanda da non prendere troppo sul serio ma da godersi fino in fondo, specie quando ti metti a ridere come un matto mentre schivi attacchi assurdi e nei panni di uno sbandato che, tutto sommato, ha una certa classe.
Insomma, se vuoi un titolo che ti faccia divertire senza fronzoli e con un approccio eccessivo ma onesto, questo fa per te. Certo, non è perfetto, e a volte ti prende anche un pizzico di frustrazione (ma quale gioco picchiaduro non ce l’ha?), ma il suo spirito folle ti rimane in testa a lungo... Provalo, ché almeno ti fa passare il tempo senza chiederti troppe cose!