Allora, ti sei mai trovato a dover consolare un bicchiere triste? No? Beh, in Happy Glass è praticamente il tuo lavoro a tempo pieno. Il gioco ti mette di fronte a puzzle semplici ma ingegnosi: devi riempire questo bicchiere sorridente (o meglio, ansioso quando è vuoto) con l’acqua giusta, disegnando linee o forme che guidino il fluido magico nel posto giusto. Sembra facile? Aspetta di vedere come la fisica gioca con le tue creazioni!
Il sistema di disegno è così intuitivo che ti vien voglia di buttarci dentro un dito o il mouse e iniziare a scarabocchiare senza pensarci troppo. Ma attenzione, perché non è solo questione di scarabocchiare a caso: la fisica del gioco fa il suo, e l’acqua scivola, scorre e si incanta davanti a ostacoli e barriere come se fosse una piccola diva del palcoscenico. Ti ritroverai a disegnare ponti, rampe o trappole per l’acqua, cercando la soluzione più creativa (o quella meno disastrosa, diciamolo).
Più vai avanti nei livelli, più il gioco ti butta in faccia un po’ di sfide extra: pezzi mobili e trappole da aggirare, che ti costringono a pensare due volte prima di schizzare la tua linea. E se pensi che fare tutto ciò sia solo questione di precisione, aspetta di provare a beccare le tre stelle per ogni livello, che ti premiano per usare il minor numero di linee e farlo nel minor tempo possibile. Diciamo che fa scaldare il cervello e pure le dita!
Esteticamente? È un tripudio di colori allegri e un design così carino che ti fa venire voglia di coccolare quel bicchiere stralunato ogni volta che lo vedi. È la classica cosa che ti fa pensare “Oh, è adorabile!”, prima di maledire il livello che ti tiene incastrato da mezz’ora. Seriamente, chi l’ha testato? E poi all’improvviso... beh, lascia stare.
Quindi, se ti piacciono i puzzle che ti fanno sentire un po’ genio (o un po’ imbranato) e vuoi mettere alla prova la tua creatività con un gameplay dove disegni, strategia e un pizzico di fisica si mescolano come in un cocktail ben shakerato, Happy Glass è il tuo prossimo guilty pleasure. Preparati a vedere acqua scorrere come non l’hai mai immaginata, e occhio a non far arrabbiare quel bicchiere: è più sensibile di quanto sembri!