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Survive The Glass Bridge

4.4/5(voti: 40)📅2021 Dec 14
Survive The Glass Bridge

Ok, ammettiamolo: attraversare un ponte di vetro, dove ogni passo potrebbe essere l’ultimo, è esattamente quel tipo di follia che ci piace. Survive The Glass Bridge ti piazza in mezzo a questa roulette russa trasparente, dove il segreto per sopravvivere è più che altro un mix di nervi saldi, un pizzico di fortuna e, ovviamente, un po’ di sana strategia da veri ninja. Ho provato a capire il crafting del salto perfetto, ma ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef sbagliare sale.

Il sistema di movimento è semplice, niente combo da hackerare: frecce o joystick per dirigerti, e un tasto per saltare – che diventa la tua ancora di salvezza quando quel pannello di vetro sotto sembra gridare “ciao, sono fragilissimo!”. È come cercare di camminare su uova di dinosauro, con la pressione di un timer che ti ricorda che non sei qui per fare una passeggiata nel parco. Aggiungi la tensione che si taglia con il coltello (o con i frammenti di vetro, a scelta) e capisci subito che ogni mossa va calcolata al millisecondo. E poi all’improvviso... beh, lascia stare.

La meccanica principale, ovvero il gioco di scelta tra pannelli solidi e fragili, ti mette davanti a un dilemma degno di un quiz show: quale riga di vetri sarà il tuo passaggio verso la salvezza, e quale, invece, il biglietto per il tuffo involontario? Il bello è che lo stile grafico ti aiuta, con quei pannelli belli distinti, così non ti ritrovi a sperare che il vetro sotto i piedi sia più resistente del tuo umore al lunedì mattina. Il rischio di un’eliminazione istantanea rende tutto più pepato, tipo quando nei party a quiz perdi sul più bello.

E se pensi che sia solo fortuna, aspetta di sentire i colpi di scena in stile “musica che cambia all’improvviso” e il timer che fa tic tac come se il tuo destino fosse un meme virale: tensione che ti fa sudare più di una boss fight. Insomma, Survive The Glass Bridge è quel mix perfetto tra riflessi da gatto e strategia degna di un generale, ma con i controlli così user-friendly che anche la tua nonna potrebbe provare a farcela (se non si spaventa all’idea del salto, chiaro). Qui si vince o si perde in un flash, ma la voglia di riprovarci è più forte di un buff a un’arma OP.