Se pensavi che colorare fosse roba da bimbi con pastelli spuntati, aspetta di mettere le mani su Funny Animals Coloring Book: qui si parla di un vero e proprio festival di colori con protagonisti pelosi e baffuti che nemmeno un cartone animato Disney. Ti scegli un animale (gatti, cani, orsi, volpi e persino elefanti, roba da zoo portatile) e via, che la tela è tutta tua!
Il cuore pulsante di questo gioco è il meccanismo di colorazione libera. Non stiamo parlando di riempire sagome in modo noioso, ma di un vero e proprio parco giochi cromatico dove puoi sbizzarrirti con un arsenale di strumenti che farebbero invidia a un pittore: panni, pennelli, pastelli… Insomma, un’orgia di texture e stili per dipingere il pelo degli animali come più ti aggrada. Ho provato a capire il crafting dei colori e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma ehi, il bello è proprio questo, no?
Ecco, se ti ricordi quei momenti in cui cerchi di trovare il telecomando sotto i cuscini, così è la ricerca del colore perfetto: sembra semplice, ma ogni scelta può portarti in un universo parallelo di combinazioni improbabili e, perché no, OG (originale, per chi non mastica slang). La libertà creativa è talmente ampiamente buffata da eliminare ogni tipo di stress da “fuori dai bordi”: qui si disegna come si vuole, e se vuoi un elefante rosa shocking, nessuno ti fermerà.
La chicca finale? Il sistema di salvataggio e condivisione. Hai creato l’opera d’arte definitiva? GG, puoi salvarla e spararla in giro tra amici o custodirla gelosamente sul tuo dispositivo, tornando a rivederla quando ti prende la nostalgia da “artista mancato”. Seriamente, chi l’ha testato? È come avere una galleria d’arte personale nel palmo della mano.
Insomma, Funny Animals Coloring Book è più di una semplice colorazione: è un invito a staccare la spina, liberare il Picasso che è in te e, perché no, farti due risate mentre trasformi un orso in un arcobaleno ambulante. Se cerchi un modo easy-peasy per chillare con un tocco di creatività, questo gioco è la tua nuova ossessione. E poi all’improvviso… beh, lascia stare, prova e capirai!