Allora, ti presento Cinque Nazioni, quel gioco di strategia in tempo reale che ti fa sentire come se fossi il presidente di un Paese... solo che qui invece di combattere con tweet e hashtag, usi eserciti, alleanze e qualche trattato diplomatico che manco la NATO. Prendi il comando di una delle cinque nazioni, ognuna con le sue manie, punti di forza e quel piccolo difettuccio che la rende unica – tipo il cugino un po’ strano della famiglia. Il mondo? Un posto fantasy dove la pace è stata la norma per generazioni, ma adesso che le risorse scarseggiano e i confini iniziano a scricchiolare, è tempo di far valere il proprio spirito da stratega (o di ritrovarsi a piangere sulle macerie della propria città).
Il gioco ti chiede di gestire risorse come se fossi il mago della spesa settimanale: raccogli, costruisci e fai attenzione a non sprecare nulla, perché qui un errore ti può mandare in tilt peggio di un PC con Windows 95. La parte che mi ha fatto alzare un sopracciglio è il sistema di gestione delle risorse, che ti fa sentire quasi un contabile con il brivido dell’azione – tipo, “Raccogli legno, ma occhio a non finirlo troppo presto, altrimenti addio mura”. E poi c’è l’albero delle costruzioni e unità militari, dove decidi se buttarti su una fanteria tutta muscoli o su macchine da guerra che sembrano uscite da un film di fantascienza. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, quindi credimi, è una sfida anche per chi pensa di avere il pollice verde digitale.
Ma la vera chicca, il cuore pulsante del gioco, è il sistema di diplomazia. Qui non basta solo schiacciare bottoni per inviare truppe, devi negoziare, fare alleanze, tradire (ma con stile!) e tenere d’occhio i tuoi “amici” perché in ogni momento potrebbero trasformarsi nel peggior incubo strategico. È come una partita a Risiko, ma con più drammi, e ti giuro che ho passato più tempo a mandare messaggi diplomatici che a combattere. Chi l’avrebbe mai detto?
Il tutto è condito da un’interfaccia super snella e hotkey che ti fanno sembrare un ninja del mouse: muovi i tuoi eserciti, gestisci risorse e rispondi agli eventi in un baleno. Prima battaglia in tempo reale? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo un attacco a sorpresa (seriously, chi l’ha testato?).
In definitiva, Cinque Nazioni è un gioco che ti sfida a pensare due mosse avanti – e forse anche tre se sei un tipo ambizioso – tra guerre, trattative e costruzioni. Se ti piace la strategia che non ti lascia mai un attimo di respiro e un pizzico di sana paranoia diplomatica, beh, qui hai trovato pane per i tuoi denti. GG!