Allora, preparati a mettere alla prova non solo il tuo pollice, ma anche quel neurone che usi quando scegli cosa mangiare a cena – perché Cannon Strike non è una semplice spara-spara da quattro soldi. Qui la strategia è la regina del party e la precisione... beh, diciamo che un colpo a vuoto potrebbe farti arrossire più di una chat di gruppo colpita da spoiler.
Il cuore pulsante del gioco è un sistema di combattimento che ti costringe a pensare come un comandante in capo e a sparare come un cecchino sotto pressione. Ogni partita ti scaraventa in ambienti così diversi che un momento ti ritrovi a congelare come un ghiacciolo tra le nevi artiche, e l’attimo dopo a sudare sotto il sole di una desertica arena. E no, non è solo estetica: ogni scenario porta con sé ostacoli e nemici che cambiano le regole del gioco. Se pensavi di poterti affidare al solito colpo di fortuna, beh… GG no.
E poi c’è il management delle armi, che più che gestire un inventario sembra dirigere un’orchestra di cannoni. Scegliere il pezzo giusto al momento giusto è un’arte sottile – sbagli e ti ritrovi a sparare con un bazooka in una stanza di cristallo, con risultati disastrosi (e un po’ esilaranti). Ho provato a capire il crafting degli armamenti e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef durante un episodio di cucina… insomma, non è roba per cuori deboli!
Ma aspetta, c’è di più: la vera chicca è il sistema di abilità speciali, quelle mosse da far impallidire anche i più tosti dei boss. Usarle al momento giusto può ribaltare le sorti di una battaglia, mentre sprecarle può farti rimpiangere di non aver portato le patatine per consolarti. Seriamente, chi ha testato il tempismo di queste mosse? E poi all’improvviso… beh, lascia stare.
Ti ricordi la prima boss fight? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra cercando di schivare all’ultimo millisecondo. Se pensi di avere la stoffa per dominare campi di battaglia da nord a sud, Cannon Strike ti aspetta a braccia aperte (e con tutta una batteria di cannoni pronta a spararti addosso). Ehi, non è solo un gioco, è una sfida globale, un’arena dove solo i più cattivi (e furbi) possono brillare. Sei pronto a diventare il tiratore più letale della storia? Spoiler: non è roba da principiante.