Amigo Pancho è quel tipo di gioco che ti prende per mano e ti porta a fare un viaggio sulle montagne... senza neanche doverti alzare dalla sedia. Ecco, il protagonista è Pancho, un simpatico messicano con due palloncini al seguito, tipo scopa volante ma con più helium e meno magia. Il suo obiettivo? Scalare una montagna senza vedere quei palloncini esplodere in mille pezzi (spoiler: se scoppiano, Pancho fa un volo che manco Superman in versione sfigata).
Qui entra in gioco il sistema di fisica che non è roba da poco: tutto quello che tocchi, sposti o fai cadere ha un peso e un impatto realistico, quindi niente click a caso come in quei puzzle che sembrano fatti da qualcuno con il pallino per il caos. Devi pensare come un ingegnere del palloncino, capire quali oggetti eliminare o spostare per creare il percorso perfetto. E credimi, non è un semplice togli l'ostacolo e via, ci sono trappole, spuntoni e tante altre insidie che si prendono per i fondelli i tuoi tentativi di aiutare Pancho a salire.
Interazione intuitiva ma non banale: un tap, un click, e l'oggetto sparisce o si piega al tuo volere. Solo che attenzione, un passo falso e… puff! Palloncini buoni per l’USO immediato come palloni da spiaggia bucati. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, quindi fidati, la semplicità è solo apparente. E poi all'improvviso… beh, lascia stare, meglio che sia una sorpresa.
Ogni livello è un piccolo rompicapo, una sfida diversa che ti aguzza l’ingegno, come cercare di infilare l’ultima fetta di pizza nella scatola piena: semplice all’apparenza, ma un disastro se non ci pensi bene. Ti ritroverai a pianificare mosse come un generale in battaglia, tutto per vedere quel Pancho salire sempre più su, con i suoi palloncini che, per ora, tengono duro. Chi l’avrebbe mai detto che salvare un tipo appeso a due palloncini potesse essere così coinvolgente? GG, Amigo Pancho, hai scalato il mio cuore da gamer!