Ok, mettiti comodo perché Treasures of the Sea ti catapulta direttamente sotto la superficie dell’oceano, senza nemmeno bagnarti i piedi (o quasi). Qui non parliamo di un semplice “plouf e trova la moneta”, ma di un’intera odissea sommersa tra avventure, enigmi da far impallidire il tuo cervello e un sacco di tesori nascosti che farebbero invidia a un pirata high-tech. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma ti assicuro che il vero cuore pulsante del gioco è nel sistema di esplorazione e risoluzione degli enigmi.
Il protagonista? Uno che ha un debole per le leggende di tesori perduti, tipo “Indiana Jones, ma versione subacquea”. Dopo aver trovato una mappa antica, parte all’avventura con il suo sottomarino (sì, puoi potenziarlo e scendere sempre più in profondità, come un vero esploratore nerd degli abissi). Muoversi è una passeggiata: frecce o WASD per il movimento e un clic per interagire, tanto semplice che anche la tua nonna potrebbe mettersi a giocare... se solo avesse una connessione decente. E la mappa? Una manna dal cielo, perché orientarsi tra relitti, barriere coralline e grotte sommerse senza perdere la bussola è un’impresa più difficile di trovare il Wi-Fi in mezzo all’oceano.
Le meccaniche di gioco si basano tutto su esplorare biomi marini che sembrano usciti da un documentario di National Geographic, ma con un pizzico di magia e stranezza. Ogni area ha i suoi puzzle, che ti fanno spremere le meningi: riconoscere pattern, gestire risorse e, soprattutto, evitare che il tuo sub finisca schiacciato come un panino tra rocce e creature mitologiche (seriously, chi l’ha testato?). Ti ritroverai a risolvere sfide lanciate da NPC che sembrano usciti da un libro di leggende, per sbloccare nuovi upgrade e fare il grande salto in zone sempre più ostili. E certo, il rischio di finire in un vicolo cieco esiste, ma fa parte del divertimento!
Ricordi la prima volta che ti sei trovato davanti al boss di turno? Quel momento in cui devi schivare all’ultimo secondo o il tuo sub diventa un colabrodo? Ecco, in Treasures of the Sea è un po’ così, solo che l’acqua è più blu e le sfide più... subacquee. Insomma, se ti va di immergerti in un mix di avventura, mistero e puzzle che ti farà sentire un vero cacciatore di tesori (senza dover prendere l’aereo), allora questo gioco è fatto apposta per te. GG e buona fortuna, capitano!