Allora, preparati a rispolverare il tuo amore per i platform old-school con Super Jesse Pink, una roba che sembra uscita direttamente dal manuale dei classici tipo Mario Bros, ma con quel tocco fatto in casa che ti fa sentire un po’ indie, un po’ nostalgico e un po’ “ma dai, è così semplice che quasi mi piace”. Il tuo obiettivo? Recuperare un cristallo di potere, che suona serio ma poi ti ritrovi a saltare qua e là come un grillo impazzito.
La meccanica di salto e piattaforme è il cuore pulsante del gioco: immagina di dover fare parkour tra monete luccicanti (tipo cercare di non perdere nemmeno un centesimo, perché si sa, il raccogliere monetine è come cercare il telecomando in mezzo ai cuscini – sembra facile, poi ti ritrovi in un loop infinito), evitando mostri che ti guardano storto e qualche trappola che ti fa pensare “seriamente, chi ha testato questa roba?”. Non manca la classica lotta saltando sulla testa ai nemici, che è sempre la soddisfazione più grande della vita da platformer: colpi precisi, tempismo perfetto, o la più classica faccia a terra che ti fa ripartire da capo con un sorriso amaro. Ho provato a capire il ritmo del combattimento e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma eh, è parte del divertimento!
Durante l’avventura, puoi raccogliere diverse power-up che ti danno una mano nelle battaglie: un po’ come quei buff che ti fanno sentire OP per un po’, prima che il gioco decida “no, adesso ti nerfo”. Ti ritroverai a scegliere se rischiare di prendere un potere extra in mezzo a un gruppo di mostri o se fare il furbo e scappare come un ninja maldestro (spoiler: io quasi sempre scappo). Insomma, se ti piacciono quei giochi dove il controllo è tutto, ma il divertimento è garantito anche se schiatti mille volte, qui sei a casa tua.
Ti ricordi la prima boss fight in un’arena stretta? Ecco, preparati perché in Super Jesse Pink la tensione sale, e il tuo dito sul pulsante di salto rischia di prendere fuoco. Ma alla fine, tra qualche “GG” e più di qualche “ma che diavolo”, ti ritroverai a dire: “eh, me lo sono meritato”. Se cerchi un platform che non ti prende troppo sul serio ma ti sfida come si deve, questo è il gioco giusto. E poi, diciamolo, saltare su quelle testone verdi è sempre una piccola soddisfazione quotidiana che non guasta mai.