Allora, prenditi un attimo per immaginare: sei uno stickman con un fucile da cecchino e una missione che ti fa sudare più di una maratona estiva. Benvenuto in Stickman Sniper Tap to Kill, il gioco dove il pollice è l’arma più letale e la precisione è la tua migliore amica (e nemica, a volte). Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma qui la cosa è molto più semplice: punti, tappi, spari... e ripeti fino a diventare il fantasma dei nemici.
Il cuore pulsante del gioco è senza dubbio il sistema di mira e tiro che ti sfida a ragionare come un vero cecchino, non uno che spara a casaccio come se fosse in un videogame anni ’90. Devi tenere conto di distanza, movimenti del bersaglio e - attenzione - ostacoli ambientali. È come se stessi cercando di colpire il telecomando nascosto tra i cuscini del divano: sembra facile, ma c’è sempre qualcosa che ti fa inciampare. E poi all’improvviso... beh, lascia stare.
I controlli? Una vera gioia per chi odia i tutorial infiniti. Con un tap (o un click, se ti senti old school su desktop) spari al momento giusto, ma occhio: la fretta è cattiva consigliera e premere il grilletto troppo presto significa spesso un GG amaro, magari con qualche innocente imprevisto nel mirino. A ogni livello, ti ritrovi davanti nemici sempre più furbi e imprevedibili, costringendoti a cambiare strategia come fai quando cerchi di scegliere quale serie TV guardare: mai una decisione semplice.
E non è finita qui, il gioco ti tiene incollato con un crescendo di difficoltà che ti fa sentire quel brivido da “prima boss fight” in cui la tua tastiera quasi vola dalla finestra perché devi schivare all’ultimo millisecondo. La vera soddisfazione? Vedere che la tua mira è migliorata dopo qualche missione e sentirti un legittimo ninja del tap, pronto a eliminare ogni minaccia con stile da stickman letale.