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Stacky Dash

3.86/5(voti: 7)📅2021 Jan 28
Stacky Dash

Allora, ti presento Stacky Dash, quel giochino arcade che ti fa sentire un po’ equilibrista da circo, un po’ risolutore di puzzle da divano. La premessa è semplice: devi guidare il tuo personaggio attraverso livelli coloratissimi e pieni di ostacoli, ma non è solo un salto e via come nei platform tradizionali. Qui la vera star è il sistema di stacking dei blocchi, perché per andare avanti devi letteralmente costruire la tua strada, impilando pezzo dopo pezzo. Tipo LEGO, ma con un tocco di sfida in più – e senza il rischio di pestare quel maledetto mattoncino sul pavimento.

Il gameplay ti prende subito: muovi il tuo eroe con tocchi e swipe super intuitivi, niente tutorial che ti fanno venire il mal di testa. Però attento, perché il trucco è tutto nel tempismo del stacking. Se appoggi male un blocco, addio equilibrio e potresti ritrovarti a fare un volo stile Wile E. Coyote caduto in trappola. La fisica del gioco non scherza, e ogni pezzo che metti in pila cambia il peso e il bilanciamento, quasi come quando cerchi di portare troppe buste della spesa tutte insieme: un passo falso e finisci a terra.

E poi c’è quella bella sensazione di “Devo prendere quel blocco laggiù!” che ti fa correre come un matto, cercando di non perdere il ritmo. Raccogliere blocchi non è solo un passatempo, ma un vero e proprio sistema di gestione delle risorse in tempo reale: più ne impili, più alto (letteralmente) puoi arrivare, aprendo strade segrete o schivando pericolose trappole. Ho provato a capire il crafting, ma qui serve solo un polso fermo – e sì, anche un po’ di fortuna.

Ah, e non mancano i classici power-up sparsi per i livelli, perché anche nei giochi più semplici ci vuole quel pizzico di “buff” che ti fa sentire OP per un attimo. Se sei uno di quelli che ama chiudere un livello con un punteggio da campione, Stacky Dash ti mette alla prova sia con la precisione sia con la velocità, senza annoiarti mai. Seriamente, chi l'ha testato? Ti prende, ti sfida e ti lascia quel retrogusto di “Ancora un livello, dai!” che conosciamo bene tutti.