Allora, ti presento Miner Dash, quel platform runner che ti fa sentire un po’ come Indiana Jones, ma con un piccone e un debole per i gioielli scintillanti. Qui il protagonista è un minatore coraggioso che si tuffa a capofitto in una miniera che più profonda non si può, alla ricerca di gemme e minerali preziosi. E no, non è una passeggiata: roccia che crolla, mostriciattoli fastidiosi e trappole degne di un film d’azione ti metteranno i bastoni tra le ruote – se non stai attento, il game over è dietro l’angolo (e non chiedermi come l’ho scoperto, è una lunga storia).
Il cuore del gioco batte forte nel suo sistema di controllo semplicissimo ma letale: sposti il minatore a destra o a sinistra, salti gli ostacoli e raccogli tutto ciò che luccica (perché, ammettiamolo, chi resiste a una bella carica di gemme?). È tutto un mix di riflessi fulminei e timing da manuale, tipo quando cerchi di afferrare l’ultimo pezzo di pizza prima che sparisca – una questione di vita o morte, insomma.
Ora, la vera marcia in più sono i power-up sparsi per i livelli: c’è chi ti regala un boost di velocità, chi allunga il tempo e chi, come una calamita impazzita, attira le gemme verso di te. Funzionalità che ti fanno rivedere la tua strategia al volo, tipo quando cambi tattica a metà partita perché il boss finale ti ha appena fatto capire chi comanda.
E poi, diciamocelo, competere contro il tempo col cuore in gola mentre schivi rocce che crollano e trappole ingegnose è roba da far girare la testa (e forse anche il joystick, se sei un po' troppo agitato). Primo livello? Difficile non finire con il dito incollato al tasto “restart”. Ma hey, è proprio questo il bello: migliorare score, scovare segreti nascosti e sentirti un vero cacciatore di tesori. GG a chi ci riesce al primo colpo, io ho fatto più resettate che passi in miniera!