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Pong Neon

5/5(voti: 6)📅2021 Jun 19
Pong Neon

Ok, partiamo col dire che Pong Neon è la versione aggiornata di quel classico intramontabile che tutti abbiamo pestato al bar o all’oratorio: il buon vecchio Pong. Ma qui niente pixel sbiaditi o suoni degni di un tostapane in sciopero. No, no, no. Questa roba è neon-fluorescente, frizzante e talmente accattivante che anche tua nonna vorrebbe farci una partitina (e forse ti batte pure, occhio).

La meccanica? Ma è il solito “rimbalza pallina, fai punti”. Semplice, intuitivo, eppure ogni partita ti prende come una maratona di serie tv da binge-watching. Il sistema di controllo è così fluido che quasi ti dimentichi che stai solo spostando due paddle su e giù. Ho provato a capirci qualcosa al primo colpo e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma la curva di apprendimento è così dolce che in un battibaleno ti senti il re del neon.

E poi c’è il vero cuore pulsante del gioco: il multiplayer. Qui le sfide diventano leggendarie, tipo quei duelli all’ultimo sangue dove ogni punto è una vittoria morale e ogni sconfitta ti fa bestemmiare in silenzio (ma senza volgarità, eh). Giocare con amici, fratelli o persino con i genitori – sì, anche loro – trasforma ogni match in un episodio epico di “Chi ha spostato la pallina?”. Seriamente, chi l’ha testato? Io ho perso la prima partita e ho capito che l’allenamento è tutto.

In pratica, se ti piacciono quelle gemme arcade che non chiedono troppo ma ti danno il massimo in termini di divertimento, Pong Neon è un must-have. E non è solo un gioco, è quasi una terapia anti-noia: prendi il controller, sfida il vicino e dimentica per un momento che fuori c’è il mondo reale. GG, proprio.