Oh, Pixel Survival è quel tipo di gioco che ti fa sentire un po’ McGyver in versione pixelata – solo che invece di un orologio e una graffetta, qui ti ritrovi a smanettare con blocchi e risorse come se fossi il re della sopravvivenza digitale. L’ambientazione? Un mondo tutto a quadratini, dove ogni bioma ha le sue stranezze e soprattutto i suoi tesori nascosti. Ti sembrerà di passeggiare in un museo della natura pixel, ma senza la noia: qui se non ti attrezzi bene, vieni spazzato via prima che il sole tramonti (e fidati, i mostri notturni non sono mica lì per fare chiacchiere).
Il sistema di crafting è il cuore pulsante del gioco. All’inizio ti ritroverai a raccogliere risorse come se stessi cercando il telecomando perso tra i cuscini del divano: semplice? Sì, ma con qualche colpo di scena che ti farà imprecare tra te e te (niente di troppo serio, tranquillo). Combina legno, pietra e chissà cos’altro per tirarti su attrezzi, armi e rifugi degni di un bunker anti-zombie. E no, non è solo per il gusto di impilare blocchi: costruire bene significa sopravvivere, soprattutto quando le tenebre ti spingono a correre come se avessi appena visto il conto in banca dopo un weekend di spese folli.
Il combat system ti farà sentire un po’ gladiatore pixel, con mostri che sbucano all’improvviso e ti costringono a schivare, colpire e a sperare che la tua spada artigianale non si rompa proprio nel momento “clou”. Prima boss fight in quell’arena? Ti giuro che la mia tastiera ha rischiato di volare dalla finestra: schivare all’ultimo millisecondo non è uno scherzo, specie quando sei abituato a combattere con la calma di un meditante zen (spoiler: non è il caso qui).
Il gioco punta tutto su un gameplay intuitivo, con comandi semplici (WASD per muoverti, mouse per le azioni), così anche se sei nuovo nel mondo survival, non ti ritroverai a fare più danni di quanti ne puoi riparare. E le giornate passano, le notti arrivano, e tu sei lì a pianificare la prossima mossa: mangiare, dormire, costruire e, soprattutto, non farti sbranare. Perché, diciamocelo, sopravvivere non è mai stato così pixeloso e divertente. GG, Pixel Survival, hai il mio rispetto (e qualche bestemmia di troppo).