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Pixel Highway

5/5(voti: 6)📅2021 May 22
Pixel Highway

Oh, Pixel Highway, il gioco che ti fa sentire come se avessi ingoiato una pillola di nostalgia pixelata ma con l’adrenalina di un bolide su strada aperta. Immagina un endless runner, ma al volante di una macchina che non si ferma mai e che ti sfida a evitare un’infinità di veicoli e ostacoli. Sì, è quel tipo di gioco dove l’unico vero nemico è la tua incapacità di schivare all’ultimo secondo – e fidati, ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma qui di “crafting” manco l’ombra.

Il cuore pulsante di Pixel Highway è il suo sistema di guida semplicissimo ma letale: sterzi a destra e sinistra con un tocco o un click, mentre la macchina spinge sempre sull’acceleratore, perché chi ha tempo da perdere con il freno? Ecco, in questo caos a pixel, devi destreggiarti tra auto che si muovono come se fossero in un videoclip anni ’80 e ostacoli che spuntano dal nulla come quei messaggi WhatsApp che non hai voglia di leggere. Sbattere contro qualcosa? GG, game over istantaneo. Non è per i deboli di cuore.

Ma non si tratta solo di evitare il crash, no no! Lungo la strada raccogli monete e power-up, tipo scudi, turbo boost e moltiplicatori di punteggio, che sono il tocco magico per sentirsi un po’ OP mentre sfrecci come un pilota da F1 pixelato. Le monete poi ti permettono di sbloccare nuovi veicoli e personalizzazioni, così puoi sfoggiare la tua auto da corsa virtuale come se fosse appena uscita da un garage di moda. (Seriamente, chi l’ha testato? Il mio garage è un disastro, ma qui sembra tutto cool.)

E la vera chicca? La colonna sonora retro che ti fa venire voglia di ballare mentre schivi camion e utilitarie come se fossi in un videogioco degli anni ’90. È quel mix perfetto tra semplicità e sfida che ti fa dire: “Dai, un’altra partita e poi smetto”, per poi ritrovarti a giocarne tre di fila. Prima boss fight in quell’arena? No, qui l’arena è la strada e il boss è la tua mancanza di riflessi. Ma hey, almeno non ti serve il manuale da 300 pagine per capire come fare scoring. E poi all’improvviso... beh, lascia stare.