Allora, immagina di essere quella tipica secchiona che tutti beccano solo per il suo amore smodato per i libri e le scienze, ma con il sogno segreto di diventare la regina della scuola. Ecco, Love Story: From Geek To Popular Girl ti mette esattamente in questa situazione, pronta a spaccare (o a fare una figuraccia epica, dipende da te). Nel gioco, il cuore pulsante è il sistema di dialoghi a scelta multipla, che ti permette di pilotare ogni mossa della nostra eroina socialmente impacciata – e fidati, le scelte non sono mai solo sì o no da bar, ma veri e propri bivi esistenziali che cambiano tutto. Ho provato a sbagliare una risposta a caso e sono finita fuori dal gruppo in un nanosecondo. GG, bella mossa, me stessa!
Il gameplay punta tutto su un mix perfetto tra simulazione di vita e gestione del tempo, perché non è solo questione di fare il bullo in corridoio, ma anche di bilanciare compiti, eventi sociali e—udite udite—crescita personale. Sembra facile? No no, è come cercare di tenere in mano mille palle da jonglage mentre fai i compiti e cerchi di non far incazzare la prof di matematica. La pressione è reale, e il gioco non ti lascia rifiatare: ogni evento sociale o battibecco con la mean girl di turno può cambiare il tuo percorso, rendendo ogni run un piccolo dramma teen tutto da scoprire.
E poi c’è la magia dell’interazione con i personaggi: ognuno ha la sua personalità ben definita, dal carismatico atleta che ti tira fuori dalla tua tana geek, alle varie “clique” della scuola che ti fanno sentire un po’ come un alieno in gita. La sensazione è quella di essere in un teen movie, ma con la possibilità di scegliere se essere la protagonista cinematografica o l’extra di sfondo (spoiler: meglio puntare alla fama, giusto?).
In definitiva, Love Story: From Geek To Popular Girl riesce a farci ridere e riflettere allo stesso tempo – perché chi di noi non ha mai avuto quel momento “E adesso? Come faccio a non combinare un disastro sociale?”? Se la tua voglia è quella di prendere il controllo di un’epica trasformazione stile “da sfigata a superstar” senza rinunciare a un pizzico di sana ironia, questo gioco è un must. E ti dico, la prima volta che ho provato a organizzare una festa scolastica ho capito che la diplomazia non è proprio il mio forte… ma hey, la pratica rende perfetti, o almeno prepara per il prossimo round!