Ti senti abbastanza paziente da scalare una montagna... con un martello? Benvenuto in Getting Over It Unblocked, dove la frustrazione è praticamente il secondo nome del gioco. Vestendo i panni di un tipo intrappolato dentro un’enorme pentola—sì, una pentola, come quella in cui cucini la pasta—armato solo di un martello gigantesco, il tuo compito è arrivare in cima a piattaforme assurde che sembrano progettate apposta per fare uscire di testa chiunque. Chi ha detto che il climbing adventure debba essere rilassante? Qui la pazienza viene nerfata pesantemente!
Il gameplay gira tutto attorno a un sistema di arrampicata che è più simile a una danza delicata con il destino. Usare il martello per piantarti, spingerti o fisicamente scagliare verso l’alto è come cercare di usare un cucchiaio gigante per fare capriole: un mix di tecnica, fortuna e—spoiler—una buona dose di sfortuna. Preparati a ripetere certe sezioni più volte, perché ogni salto mancato ti farà precipitare in una meditazione profonda sul significato della vita (o semplicemente ti farà bestemmiare davanti allo schermo, ma senza parolacce, eh!).
Ci sono tre diversi “percorsi di sofferenza” (leggi: avventure), ognuno con caratteristiche uniche come piattaforme cavolate e spazi più lunghi da superare. È come scegliere il livello di difficoltà tra “stress moderato” e “voglio lanciare il PC dalla finestra”. La gestione del martello come unica arma e strumento di movimento crea un sistema di controllo che sembra semplice, ma che in realtà ti fa rimpiangere il fai-da-te della nonna. I comandi rispondono a ogni tuo movimento, ma anche il minimo errore ti fa riconsiderare tutte le scelte fatte fino a quel momento.
Ricordi quella sensazione quando il primo boss ti fa sentire un principiante assoluto? Ecco, qui il “boss” sei tu e il martello, che invece di farti una carezza, ti lancia giù come se niente fosse. A ogni passaggio, ti ritroverai a ridere nervosamente e a chiederti chi abbia pensato a questa follia. Insomma, se sei uno che si annoia facilmente o cerca un gioco “easy peasy”, forse qui qualche stage ti farà rivalutare l’idea di una camminata nel parco.