Ok, immagina di essere un pesciolino minuscolo in un oceano dove, spoiler alert, sei praticamente il menu di qualcun altro. Benvenuto in Fish Eat Getting Big, un casual arcade che ti fa sentire come Nemo, ma con un'ossessione un po’ più... predatoria. Il tuo compito? Mangiare tutto quello che entra nella tua bocca senza finire a fare il sushi per qualche squalo affamato. Facile, no? Beh, tipo come cercare di mangiare una pizza intera senza sporcarti la maglietta: semplice in teoria, un disastro in pratica.
Il cuore pulsante del gioco è proprio la meccanica di crescita. Parti da un pesce microscopico, praticamente invisibile, e con ogni boccone guadagni centimetri e... autostima. Più cresci, più prede puoi cacciare, un po’ come passare dal livello “bambino che mangia yogurt” a “adolescente che smonta il frigo”. Il bello è che il mondo sommerso non è solo una grande festa di pesciolini: ci sono anche ostacoli vari e predatori più grossi che ti guardano come se fossi il loro spuntino serale. Quindi, occhio ai movimenti—qui entra in gioco un sistema di controllo semplice ma preciso, con le frecce della tastiera o la comoda interfaccia touch se stai giocando dal cellulare. (Sì, puoi anche sembrare un campione di nuoto sincronizzato senza bagnarti i capelli.)
La tensione sale quando ti ritrovi faccia a faccia con un pesce che è praticamente la versione acquatica di un camion: un attimo prima eri a caccia, l’attimo dopo cerchi di evitare di diventare il pranzo. Ecco perché i power-up sono il tuo miglior amico: ti danno boost temporanei di velocità o invincibilità, così puoi fare il bullo della barriera corallina senza rischiare di finire in pentola. Non so voi, ma a me l’idea di nuotare invincibile per qualche secondo fa sentire proprio OP.
Non si tratta solo di schivare e mangiare però: il gioco ti mette davanti a una sfida di strategia e riflessi, perché ogni decisione può cambiare la partita. Ti ricordi la prima volta che hai provato a capire il crafting in un RPG? Qui è un po’ simile, ma senza bisogno di diventare MasterChef: solo un sacco di morsi, corse e scivolate al cardiopalma. E il tutto condito da una grafica coloratissima che rende l’oceano un vero party per gli occhi, con animazioni fluide e suoni che ti fanno sentire immerso nel caos sott’acqua.
In sintesi, Fish Eat Getting Big è quel tipo di gioco che ti ingaggia per una partita veloce, ma poi ti ritrovi a fare “solo un altro round” fino a sera. È la prova vivente che la sopravvivenza del più adatto può anche essere divertente. Quindi, se ti piace l’idea di diventare il boss della catena alimentare... beh, tuffati e mostra chi comanda sotto il mare!