Allora, G-Switch è quel platformer che ti fa sentire come se stessi correndo su un tapis roulant impazzito... ma con la gravità che fa i capricci. Proprio così, il cuore del gioco è un sistema di switching della gravità che ti permette di correre non solo sul pavimento, ma pure su pareti e soffitti. Sì, hai capito bene: è come se Spider-Man avesse deciso di fare jogging, ma invece di lanciare ragnatele, schiaccia un pulsante e salta di lato. Ho provato a capire il crafting—ehm, volevo dire a padroneggiare il tempismo dei salti e dei cambi di gravità—e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma la soddisfazione quando riesci a schivare un ostacolo impossibile è pura adrenalina.
Il gioco ti mette in un mondo che cambia continuamente, senza tante storie o cutscene che ti fanno addormentare. Sei un personaggio agile, che corre e si lancia in avanti in un ambiente pieno di trappole e livelli sempre più complessi. Qui il tempismo e i riflessi sono la tua unica arma: premi un tasto per saltare e lo stesso per ribaltare la gravità, semplice ma letale. Ti ricordi quando a scuola cercavi di evitare le domande del prof? Ecco, qui è la stessa cosa ma con ostacoli che spuntano dal nulla e un mondo che sembra deciso a farti fuori ogni secondo.
La parte multiplayer è poi quella bomba: puoi sfidare i tuoi amici o l’IA in una vera e propria corsa infernale. Non è solo questione di schivare ostacoli, ma anche di tenere d’occhio gli altri che cercano di rubarti il podio. Insomma, un mix di adrenalina e tattica, perché mentre ti stai concentrando a saltare e cambiare gravità, devi anche pensare a non farti fregare (seriously, chi l’ha testato?).
In sintesi, G-Switch è quel gioco che ti prende per mano e ti lancia in un loop folle di salti e capriole appiccicate al millisecondo. Se cerchi un platform veloce, che ti fa sudare i polpastrelli e ti fa venire voglia di dire GG, questo è il titolo che fa per te. Preparati a volteggiare, a cadere, a riprovarci e, soprattutto, a non staccare gli occhi dallo schermo. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, prova tu per capire.