Allora, prendi una valigia piena di personaggi che sembrano usciti da un cartone animato in preda a mille disastri, e lanciati in un viaggio mondiale fatto di mini-giochi che sono un vero rollercoaster di caos e risate. Questo è Dumb Ways to Die 3: World Tour, il gioco che sembra un party a tema “come non farsi male”, ma con un ritmo così frenetico che ti fa dimenticare pure di respirare.
La magia del gioco sta tutta nel suo sistema di mini-giochi che, lo ammetto, è più vario e imprevedibile di quando cerchi di capire cosa fare in un tutorial senza saltarlo. Qui ti ritrovi a dover schivare ostacoli, risolvere puzzle e a volte persino a ballare al ritmo giusto (sì, proprio un rhythm game, perché mica poteva mancare il “tic tac” del tempo da rispettare). Ogni mini-gioco mette alla prova i tuoi riflessi, la tua coordinazione e, sorpresa sorpresa, anche la tua capacità di non farti prendere dal panico quando tutto cambia all’improvviso. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma almeno i controlli sono super intuitivi: tap, swipe e tilt che ti faranno sentire un vero maestro del touchscreen, anche se il telefono ti scappa di mano come se fosse in fiamme.
Il bello è che ogni mini-gioco è come una piccola sfida da party: devi essere pronto a cambiare tattica in un batter d’occhio, perché la routine qui è bandita. Ogni errore ti costa la pelle (letteralmente), e ti ritrovi a ridere delle tue disavventure proprio mentre cerchi di battere quel punteggio che ti fa sentire un dio del controllo. Chi l’avrebbe mai detto che preoccuparsi di non cadere in un burrone o non farsi investire da un autobus potesse essere così... divertente? E poi all’improvviso… beh, lascia stare, è meglio che provi da solo.
Man mano che avanzi nel tour mondiale, sblocchi nuovi personaggi e mini-giochi, aumentando esponenzialmente il livello di “che diavolo succederà adesso?”. È un po’ come quando provi a mettere ordine nella tua scrivania: sembra facile, ma ogni mossa ti riserva una sorpresa diversa. Insomma, se cerchi un gioco che ti faccia saltare dalla sedia (nel senso buono), con un mix di sfide rapide, umorismo nero e quel pizzico di follia che ti fa dire “GG, ma perché lo sto facendo?”, Dumb Ways to Die 3: World Tour è un biglietto assicurato per un sacco di ore di divertimento senza prendersi troppo sul serio.