Allora, ti ricordi quel gioco dove i personaggi più pasticcioni che tu abbia mai visto cercano di evitare di fare una brutta fine? Eh già, sto parlando di Dumb Ways to Die 2: The Games, il sequel che ti fa sbattere la faccia (virtualmente, per fortuna) contro una serie di mini-giochi assurdi e velocissimi. La missione è semplice: evitare morti stupide e ridicole, e ti assicuro che non è così banale come sembra. Se pensavi che bastasse non fare il pirla, beh, ti aspetta una bella sorpresa!
Il sistema di mini-giochi è il cuore pulsante del titolo. Ogni sfida dura giusto pochi secondi — che è perfetto per quei momenti “ho 5 minuti e voglio solo spaccare qualcosa” — e ti mette alla prova con riflessi, tempismo e coordinazione. Sì, perché qui non si tratta solo di tappare a caso: devi schivare treni, sfuggire a esplosioni e fare mille altre cose assurde, tutte con la grazia di un elefante in un negozio di cristalli. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma qui è tutto più immediato: un tap, uno swipe e via, siamo già al prossimo disastro da evitare.
Non sottovalutare la semplicità dei controlli: il gioco è così intuitivo che anche tua nonna potrebbe fare high score (o forse no, ma ci abbiamo provato). È proprio questa facilità d’uso che rende ogni mini-gioco un colpo di adrenalina in miniatura, e ti spinge a fare “ancora un’altra partita” finché il dito non ti chiede pietà. E poi all’improvviso… beh, lascia stare, ti ritroverai a ridere più per la sfiga combinata che per il gioco in sé.
Ah, e la difficoltà? Non è un semplice “pumpa il livello e vinci”, ma una scala progressiva che ti fa capire che, se all’inizio sembri un campione, presto ti trasformerai in un meme ambulante. Il gioco ti lancia nuove sfide e ostacoli, e la possibilità di sbloccare personaggi e gadget ti dà quel piccolo boost da “vado avanti ancora cinque minuti”. Seriamente, chi l’ha testato deve aver pensato: “Facciamo impazzire un po’ questi giocatori”.
In definitiva, Dumb Ways to Die 2 non è solo un passatempo divertente e leggero, ma anche una specie di promemoria sulle “buone pratiche” senza prendersi troppo sul serio. Con grafiche colorate, musichette orecchiabili e animazioni esilaranti, è come mettere una bella dose di ironia (e reflex da ninja, se ci riesci) nelle pause tra una partita e l’altra. GG, Dumb Ways to Die 2, sei il re delle morti stupide!