Allora, mettiamo subito le carte in tavola: se pensavi che prendersi cura di un robot fosse roba da ingegneri pazzi con la lavagna piena di formule, Droid O ti farà ricredere più velocemente di quanto tu possa dire upgrade. Qui non gestisci soltanto un pupazzo metallico, ma un vero e proprio compagno d’avventure che ti segue a spada tratta nella giungla di livelli che sembrano progettati da qualcuno con un senso dell’umorismo sadico.
Il sistema di combattimento è quella roba che ti fa sentire tipo un pilota di mech in miniatura: devi calibrare ogni mossa, schivare colpi che spuntano dal nulla e rispondere con combo che farebbero invidia a un ballerino di breakdance. E no, non è solo un spam di bottoni — qui serve cervello, tempismo, e forse un po’ di fortuna (che di solito è quella cosa che ti frega sempre, ma chi conta?).
Parliamo poi della personalizzazione del robot, che è più complessa di scegliere il filtro giusto per una story su Instagram. Puoi mettere le mani su un sacco di upgrade, abilità speciali, e gadget strani che ti fanno pensare “ma come facevo a vivere senza?”. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma quando finalmente ho trovato la combo giusta, il mio robot sembrava quasi OP (giusto un po’ buffato, niente esagerazioni).
Il bello è che i livelli non sono mai noiosi: il design delle mappe è così vario che ti sembra di passare da una missione segreta in stile “Mission Impossible” a un’escape room digitale, dove ogni angolo nasconde trappole o segreti. Raccogliere risorse è come cercare il telecomando sotto i cuscini del divano — sembra una sciocchezza ma dietro ogni angolo può nascondersi una sorpresa, o un nemico che ti fa rimpiangere di non aver salvato prima.
E poi c’è quel tocco di sfida che ti fa dire “GG” ogni volta che superi un boss o completi un livello che ti ha fatto sudare sette camicie. Ti ritrovi a pensare “un’altra partita” e finisci a giocare per ore, perché ogni upgrade e ogni skill sbloccata ti fanno sentire un passo più vicino a diventare il vero maestro della robotica. Seriamente, chi l’ha testato? Io dico solo: preparati a diventare il proprietario di robot più cool del quartiere (o perlomeno del tuo telefono).