Animal Rescue è quel gioco che ti fa sentire un po’ eroe senza dover indossare un mantello (anche se, ammettiamolo, sarebbe figo). Qui non si tratta di sparare o accumulare loot, ma di mettersi in gioco con un sistema di gestione che ti trasforma nel salvatore ufficiale di cuccioli e amici a quattro zampe di ogni genere. Seriamente, chi l’ha testato? È come se avessi mille vite da dedicare a questi pelosi in fuga dalla sfortuna.
Il cuore pulsante di Animal Rescue è proprio il suo gioco di simulazione: ogni animale ha voglie e capricci diversi, tipo il cibo preferito che va somministrato, la salute da monitorare e quella felicità che, ammettiamolo, non si compra al supermercato. È una sorta di Tamagotchi 2.0, ma con un tocco di strategia perché devi sempre scegliere chi salvare prima – non è che puoi prendere tutti, anche se ti piacerebbe. È un po’ come decidere chi porta fuori il cane quando piove a catinelle: una missione quasi impossibile.
Il sistema di interazione point-and-click è così intuitivo che ti ritrovi a cliccare come un ninja digitale, passando da zone diverse del rifugio, dando da mangiare, pulendo o facendo giocare questi animaletti con mini-giochi che sono quasi ipnotici. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma il bello è che ti senti sempre stimolato a migliorarti e a espandere il tuo centro. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, il primo cucciolo che ho salvato era praticamente un boss finale!
Man mano che avanzi, sblocchi nuove specie, migliori le strutture e organizzi eventi di adozione con la community, perché qui non si tratta solo di clickare: si costruisce una vera e propria famiglia digitale. E sì, c’è pure quel senso di responsabilità che ti fa sentire bene (non come quando hai dimenticato di innaffiare la pianta). Insomma, Animal Rescue è un mix perfetto tra cuore, gestione e quel pizzico di “voglio fare la differenza” che ti fa chiudere il gioco con un sorriso. GG, animal lovers!