Allora, metti insieme SpongeBob, Patrick e una manciata di personaggi animati che probabilmente non ti aspettavi mai di vedere in versione picchiaduro, e voilà: hai Super Brawl, il gioco che riesce a trasformare il salotto di casa tua nel ring più bizzarro di sempre. Non è solo un pestaggio a caso, eh, qui ogni personaggio porta sul ring le sue mosse speciali – sì, proprio quelle che ti fanno pensare “ma come cavolo ha fatto a pensare a questa combo?” (Spoiler: probabilmente davanti a una pizza a tarda notte).
Il sistema di combattimento è sorprendentemente semplice e accessibile, quindi niente paura se sei uno di quelli che solitamente digita solo “attacca” e “scappa”. Con pochi tasti puoi lanciare pugni, calci e quelle mosse speciali che ti fanno sentire tipo ninja ma con la faccia ridicola di un personaggio dei cartoni. E ti assicuro, provare a padroneggiare ogni brawler è come cercare di scegliere il gelato perfetto al parco: un mix di appetitoso, esplosivo e un pizzico di “ok, provo ancora una volta”.
Le sfide? Classiche e rodate: incontri uno contro uno, un torneo stile “chi vince prende tutto” dove devi imparare a leggere l’avversario più di quanto leggi le notifiche sul telefono (e credimi, non è poco). Tra modalità single player e i combattimenti locali con amici (dove alzare il volume delle urla diventa sport estremo), ti ritroverai a ridere come un matto e a imprecare perché il tuo personaggio preferito ha appena fatto una combo da capogiro... sul tuo avversario, ovviamente.
E poi c’è la parte estetica, che è un vero spettacolo: colori vivaci, animazioni che sembrano saltate fuori dalla TV, e un’atmosfera che ti fa pensare “ma sto giocando o sto vedendo un cartone animato interattivo?”. Il feedback visivo tra barre della salute e combo ti tiene incollato allo schermo come se stessi seguendo una serie TV che non puoi perdere – con la differenza che, qui, il finale lo scrivi tu, a colpi di joystick. Insomma, Super Brawl è quel gioco che sai che non vincerai sempre, ma ti divertirai sicuramente, anche quando la tua tastiera rischia di volare dalla finestra (sì, è successo, non giudicare).