Ok, preparati a tuffarti in Squid Fighter, un gioco di lotta per due giocatori che sembra uscito direttamente da uno di quei programmi TV pazzi che tutti amiamo ma che ci fanno sudare freddo solo a guardarli. Qui non si scherza: o sei un partecipante disperato pronto a tutto, o uno di quei misteriosi tizi mascherati che sembrano usciti da un film horror, ma con più pugni e calci che urla.
La meccanica di combattimento è tanto semplice quanto soddisfacente: picchia, calcia e lancia il tuo attacco speciale che, se usato al momento giusto, può ribaltare il match più velocemente di quanto tu riesca a dire “GG”. Hai presente quelle risse in salotto con l’amico che ti ruba il joystick? Ecco, qui è esattamente quel livello di furore – solo che con più maschere inquietanti e meno divano distrutto (o forse no, dipende da te).
Puoi affrontare il computer (che, spoiler, non è proprio un campione di strategia, ma occhio che non si fa prendere sotto gamba), oppure sfidare un amico sulla stessa tastiera – perché chi ha bisogno di controller quando puoi rischiare di litigare per un tasto? Il gioco è free-to-play e ti offre quell’adrenalina da win or die senza farti perdere soldi veri (anche se, ehi, magari perdere contro l’AI ti farà mettere in dubbio la tua dignità).
Ho provato a capire il sistema di combo e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma niente panico: il gioco è immediato e ti accoglie con un “clicca qui e menaccia l’avversario” che chiunque può seguire. L’unica difficoltà? Tenere a bada la voglia di urlare “sei OP!” ogni volta che il tuo amico ti spara un attacco speciale degno di un boss finale. Seriamente, chi ha testato certi colpi? E poi all’improvviso… beh, lascia stare.
Se ti piacciono i giochi dove puoi lanciare un calcio volante mentre il tuo amico cerca di capire quale tasto preme, Squid Fighter è il passatempo perfetto. Pronti a menarvela fino all'ultimo pixel? Ti avverto: la prima boss fight contro un tizio mascherato potrebbe farti desiderare di avere una tastiera a prova di lancio. Ma hey, è tutto parte del divertimento, no?