3.134

Push The Box

5/5(voti: 2)📅2021 Apr 28
Push The Box

Ah, Push The Box: il gioco che trasforma ogni scatola in una piccola tragedia da risolvere. Qui non si tratta solo di spostare roba, ma di farlo con la precisione di un giocoliere che non può permettersi di inciampare, perché una singola mossa sbagliata e sei costretto a ricominciare tutto da capo. Sì, proprio così: la meccanica chiave è spingere scatole dentro uno spazio ristretto, facendole finire esattamente dove devono stare, come se fossi un mago del Tetris con le regole di un cubo di Rubik. Ho provato a capire il crafting, ma qui il vero challenge è capire dove non spingere – fidati, finire con una scatola incastrata in un angolo è come perdere le chiavi di casa nel divano. GG, restart!

Il gioco ti mette nei panni di un personaggio (una specie di eroe delle scatole, mica roba da poco) che deve completare livelli sempre più tosti. Ogni schermata è un puzzle a sé, con muri immovibili, trappole che ti fanno esclamare Ma perché proprio qui?! e... beh, un sacco di casini. Il bello sta nel fatto che ogni passo va pianificato con la cura di una partita a scacchi: spingi qua, poi là, e se sbagli, preparati a rifare tutto. Seriamente, chi l'ha testato? Però è proprio questo “schiaffo” di difficoltà che ti tiene incollato allo schermo, tipo quando cerchi di finire quel livello “impossibile” senza alzarti dal divano.

Il sistema di controllo è così intuitivo che anche tua nonna potrebbe iniziare a spostare le scatole senza problemi — basta un click o una tastiera e il gioco è fatto. Ma attenzione, non lasciarti ingannare dalla grafica minimalista e dai colori sgargianti: qui il focus è tutto sulla testa, non sugli effetti speciali. È quasi zen, una meditazione attiva sul “dove cazzo devo spingere sto coso?” (ok, niente volgarità, ma ci siamo capiti).

Insomma, se ti piacciono i puzzle che ti fanno sentire un genio frustrato allo stesso tempo, Push The Box è la tua nuova droga. Ti farà ripensare a ogni scatola che hai mai spinto in vita tua, e magari ti farà pure venire voglia di riordinare il garage — o forse no, meglio continuare a spingere scatole virtuali. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, non spoilero.