Ah, Piggy nella pozzanghera 2: non il solito gioco dove un maialino cerca di bagnarsi, ma un vero e proprio rompicapo a base di fango e strategia. Se pensavi che guidare un porcellino a farsi il bagno nelle pozzanghere fosse una passeggiata, beh, preparati a rivedere le tue certezze. Qui il gameplay è tutto un gioco di puzzle basati sulla fisica, dove ogni livello ti sfida a spostare oggetti, attivare leve e smanettare con l’ambiente per aprire la strada a questo simpatico maialino. Sì, sembra semplice, ma spesso ti ritroverai a pensare “Ma come diavolo faccio a farlo passare da qui?” — un po’ come cercare di infilare le chiavi nel buco senza farle cadere sotto il divano.
Il vero cuore del gioco? Il sistema di interazione intuitivo. Dimentica comandi complicati o combo impossibili da ricordare: qui clicchi con il mouse, sposti qualche mattoncino, attivi un interruttore e… voilà, il piccolo porco può avanzare. Il fatto che sia così semplice ti permette di concentrarti sulle sfide ingegnose e non di certo sulla presa in mano del joystick. Ho provato a capire il crafting (sì, c’è pure quello, più o meno) e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, quindi meglio lasciar fare al porcellino!
Ma non è solo un “porta il maiale alla pozzanghera”. No no, il gioco ti invita pure a raccogliere stelle disseminate qua e là, per quei momenti in cui ti senti un po’ esploratore mancato. Ti ritroverai a pianificare percorsi come se stessi facendo una caccia al tesoro, perché ogni stella in più è una piccola vittoria che ti fa sentire quasi un genio del puzzle. E poi, diciamocelo, chi non ama vedere un maialino felice che si rotola nel fango? È praticamente la versione videoludica del relax totale.
Insomma, Piggy nella pozzanghera 2 ti conquista con un mix di dolcezza e cervello: puzzle abbastanza tosti da tenerti attaccato allo schermo ma senza trasformarti in un mostro di frustrazione (nerf alla noia, buff al divertimento!). Se sei uno di quelli che amano i giochi dove ogni livello è una piccola sfida mentale, questo è pane per i tuoi denti – o meglio, fango per le zampe del tuo maialino virtuale. GG!