Allora, ti ricordi di Mr. Bean e del suo orsacchiotto un po’... smemorato? Bene, in Mr Bean: Orsacchiotto nascosto in macchina il gameplay è tutto un tuffo nel suo mondo strampalato, dove il tuo unico compito è aiutare il buon vecchio Bean a ritrovare il suo amato teddy bear. Sì, esatto, quel peluche che probabilmente ha più avventure sulle spalle di molti di noi.
La vera chicca qui è il sistema di ricerca degli oggetti nascosti, che ti catapulta in scenari vibranti e pieni di dettagli, ispirati direttamente alla serie TV. Ti metti a cliccare un po’ qua, un po’ là – un po’ come cercare le chiavi prima di uscire di casa, solo che stavolta c’è un timer che ti fa sentire un po’ come se stessi partecipando a una gara di cucina con Gordon Ramsay. Sì, perché ogni livello ha un limite di tempo, e ti posso assicurare che il contatore che scorre ti mette sotto pressione più del tuo capo il lunedì mattina.
Il sistema di controllo è davvero semplice: un classico point-and-click che funziona alla grande anche se la tua mano non è proprio quella di un gamer da eSport. E se ti blocchi (spoiler: succederà), niente panico, il gioco ti offre qualche hint che ti fa sentire un po’ come se Mr. Bean stesso ti stesse facendo l’occhiolino e indicando la via. Ho provato a capire il crafting degli indizi e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma almeno la sfida c’è!
Ma aspetta, non è solo click e basta: tra i livelli trovi anche mini-giochi e collezionabili che ti danno la carica e qualche bonus extra, tipo quegli extra buff che ti fanno sentire un po’ OP senza esagerare (seriously, chi li bilancia?). Le animazioni sono carinissime, con tutta la follia e il charme del mondo di Mr. Bean; insomma, una piccola magia animata che rende ogni ricerca un po’ meno frustrante – e un po’ più awww.
In definitiva, se ti piacciono i giochi dove l’obiettivo è scovare il nascondiglio dell’ennesimo orsacchiotto (e chi non lo fa?), Mr Bean: Orsacchiotto nascosto in macchina ti dà quella dose di nostalgia condita da un pizzico di sfida e tante risate. Prima boss fight in quell’arena? Ok, magari non proprio, ma la soddisfazione di trovare l’ultimo peluche nascosto vale ogni secondo di battaglia contro il timer che ticchetta!