Ok, partiamo col dire che Il quiz impossibile non è il classico gioco di enigmi da bar sotto casa. Qui si parla di un vero e proprio incubo adorabile che ti sfida con domande assurde, trabocchetti degni di un film di M. Night Shyamalan e una dose di umorismo nero che ti fa sorridere mentre ti vorresti strappare i capelli. La missione? Rispondere a tutte le domande in un solo colpo senza perdere tutte le vite. Facile? Sì, come far atterrare un aereo con un joystick rotto.
Pronti al mouse? Perché è tutto un cliccare matto su opzioni multiple, con qualche sporadica sfida che richiede anche la tastiera – tipo quei mini-giochi che ti fanno sudare freddo. La roba interessante è che molte risposte non dipendono dalla logica comune, ma da giochi di parole, deduzioni strampalate o semplicemente... da quel puff di follia che ti prende quando pensi «Ok, qua si sta esagerando».
Ricordo la mia prima partita tipo: “Questa sembra semplice”, appena arrivo al terzo quesito e bam! Mi appare una domanda che sembra fatta apposta per farmi bestemmiare. Ho perso tutte le vite in un lampo, ma la voglia di rigiocare era più forte di un caffè dopo una nottata in bianco. Il bello è che spesso devi stare all’erta, perché ci sono pure mini-giochi di riflessi che ti prendono alla sprovvista – sì, pure io una volta ho sbagliato cliccando per sbaglio fuori dallo schermo mentre ridevo di una battuta di un meme.
Fondamentalmente, Il quiz impossibile è una bomba per chi ama quei rompicapi che ti fanno pensare «Aspetta, cosa?», per poi far esplodere i tuoi neuroni in mille pezzi. A volte è frustrante, tipo quando riparti da capo per la quinta volta di fila, ma è anche una droga a cui è difficile rinunciare. Se amate The Legend of Zelda per l’esplorazione dei segreti e i colpi di genio, qui trovate qualcosa di simile, ma con l’umorismo di un late-night show e la sfida mentale di un'esame finale. Sinceramente, non lo consiglio a chi cerca relax: più che altro è un rito di passaggio per gamer audaci e masochisti del cervello.
All’inizio pensavo fosse solo un gioco per fan dei quiz, ma poi è diventato il mio passatempo preferito per quelle serate in cui voglio staccare dai multiplayer competitivi. A volte, mentre risolvo gli enigmi più assurdi, mi sento tipo Sherlock Holmes, ma con un pizzico di pazzo scatenato – ecco, questo è il bello di Il quiz impossibile, dove nulla è come sembra e ogni risposta può essere un trabocchetto nascosto dietro l’angolo…