Ah, Fireboy e Watergirl sono tornati! Questa volta si lanciano in un’avventura preistorica con più dinosauri che un documentario della National Geographic—e ovviamente, non si tratta solo di fare due chiacchiere con quei lucertoloni giganti. Se ti piacciono i puzzle platformer, questo titolo è praticamente la combo perfetta di “co-op” e “testa che fuma”.
La vera chicca? Il sistema di controllo duale che ti fa giocare contemporaneamente con Fireboy (il tipo che non teme né fuoco né lava) e Watergirl (la regina dell’acqua, ma occhio a non farla scivolare su una fiamma, che fa più male di un nerf al tuo eroe preferito). Puoi comandarli entrambi da solo, saltando tra tasti WASD e frecce direzionali come un equilibrista digitale, oppure—se hai un amico pazzo abbastanza—sfidatevi a fare team insieme. Già, perché qui la parola d’ordine è cooperazione: niente attivazioni di leve o piattaforme a tempo per uno solo, serve la doppia mano (e testa) per andare avanti. Seriamente, chi l’ha pensato ha capito che il multiplayer è vita.
Ogni livello è un intricato labirinto di puzzle ambientali dove dovrai fare i conti con trappole, piattaforme mobili e—drumroll please—dinosauri assai poco amichevoli. Immagina di dover saltare, scivolare e coordinarti con Fireboy per spegnere una fiamma mentre Watergirl apre una porta da lontano, il tutto con un T-Rex che ti dà la caccia. Non è esattamente una passeggiata, ma è proprio qui che il gioco ti fa capire cosa vuol dire “teamwork makes the dream work”.
Il bello è che la sfida non è solo nella prontezza di riflessi, ma nel ragionare come un duo affiatato: tempismo perfetto, switch di personaggi a tempo record e qualche “Oh no, cazzo, siamo morti” di troppo (ma senza bestemmie, eh). E se ti stai chiedendo “ma è solo per esperti?”, tranquillo, la curva di difficoltà è più dolce di una combo di buff e nerf ben piazzati, quindi anche i neofiti possono entrare in partita senza sentirsi un pesce fuor d’acqua.
In definitiva, Fireboy and Watergirl vs Dinosaur è quel gioco che ti fa sentire un po’ architetto, un po’ trapezista e molto “squadra che vince non si cambia”. Con la sua grafica colorata, i suoni simpatici e quel gameplay che ti tiene incollato al browser come uno snack davanti a Netflix, è una tappa obbligata per chi ama mettere alla prova il cervello—e la pazienza, eh. Preparati a fare salti, scatti e qualche urlo di vittoria (o frustrazione) nella giungla dei dinosauri più ostici che tu abbia mai incontrato! GG!