Allora, preparati a vestire i panni del ladro più scaltro e… diciamolo, un po’ pasticcione di sempre in DTA: Best Thief. Qui la parola d’ordine è rubare senza farsi beccare – ma che te lo dico a fare, pare facile finché non ti trovi con la scatola in mano e un guardiano dietro l’angolo che ti fa gli occhi da velociraptor affamato.
Il vero fulcro del gioco è il sistema di stealth e agilità, dove devi muoverti come un’ombra, sfruttando abilità che migliorano man mano che giochi. Tipo quegli skill tree in cui investi punti per diventare sempre più veloce e... stealthy, che fa subito agente segreto ma senza la figaggine di 007 (almeno all’inizio). E no, niente facili scorciatoie: gli amministratori furbetti dei negozi ti osservano come gufi, pronti a darti il bentornato in carcere – che giusto per chiarire, non è una vacanza.
Ah, il boss finale? Sei tu che te lo costruisci con ogni colpo riuscito. Le quest della storia ti mettono a lavoro con Billy, un tipo che sembra uscito da un film di rapine messi insieme da un cane – ma insomma, ci si affeziona. E la chicca? Devi usare una scatola per camuffarti durante i furti, una meccanica che sembrava una trovata da scuola materna, ma che è invece il tuo salvavita. Seriamente, provare a scappare correndo con la scatola è tipo cercare di mimetizzarsi in un branco di pappagalli: spoiler, non funziona tantissimo.
Se ti piace collezionare pets (no, non quei peluche da addobbo, ma animali fighissimi che si fanno notare), preparati a farti notare anche tra i ladri. E ragazzi, questa cosa della raccolta risorse nei negozi? È tipo cercare di trovare il Wi-Fi in mezzo al deserto: non sai mai cosa ti aspetta, ma devi provarci lo stesso.
In definitiva, DTA: Best Thief ti sfida a mettere alla prova la tua astuzia con un mix di missioni, furti e qualche momento da “ma cosa ho fatto nella vita?”. È il gioco perfetto se ti piace pensarti come il re dei furti e ti va di divertirti un sacco senza stress da “install patches prima di giocare”. GG e buona fortuna, ladro!