Allora, parliamo di Cyber Hunter, quel battle royale futuristico dove non ti basta solo sparare bene, ma devi pure muoverti come un ninja digitale in un mondo aperto che sembra uscito da un film di fantascienza (ma con meno CGI e più “piedi per terra”... o quasi). Immagina una città distopica piena di grattacieli da scalare, segreti nascosti e un sacco di gente pronta a farti lo sgambetto. In pratica, sei un Hunter che si gioca la pelle in un’arena virtuale, dove l’unico premio è sopravvivere – e magari non finire come un meme da “ultimo sopravvissuto”.
La parte che davvero fa la differenza? Il sistema di combattimento che è tanto fluido quanto una partita a ping pong con un campione olimpico. Hai il classico movimento con joystick, il tasto per saltare (perché sì, qui si salta parecchio) e una serie di comandi che ti permettono di usare armi e abilità speciali senza perdere un colpo. E ti assicuro che schivare all’ultimo secondo un colpo di fucile o piombarti su un nemico dall’alto con una mossa sorpresa è roba da applausi – o da bestemmie, a seconda del lato della tastiera su cui ti trovi.
Ora, il bello di Cyber Hunter è che non si limita a farti correre e sparare. No, no. La verticalità del gioco è uno spasso: puoi scalare edifici, saltare da un tetto all’altro, e sfruttare il terreno come un parkour digitale, che ti rende ogni partita una specie di caccia al tesoro dinamica. E poi c’è il tocco da RPG: grazie alla personalizzazione del personaggio, scegli le abilità e i potenziamenti che più ti aggradano. Vuoi un cecchino silenzioso o un guerriero tutto muscoli e botte? Fai tu. Cambiare strategia in ogni partita non è solo permesso, è praticamente obbligatorio se non vuoi finire il match con la faccia piantata nel pavimento.
Ah, e non dimentichiamo le missioni secondarie sparse per la mappa: roba che ti fa pensare “Ok, qua non mi limito a sparare, ma devo pure esplorare, raccogliere risorse e fare il figo con i power-up”. Insomma, Cyber Hunter è come quel gioco che ti prende e non ti lascia più – anche se a volte ti fa bestemmiare in silenzio quando quel salto millimetrico non riesce e finisci giù da un tetto. GG, ma con stile.