Allora, ti presento WorldCraft: 3D Build & Craft, il gioco dove la tua creatività è tipo l’unica regola che conta (e fidati, è un bel respiro dopo tutti quei giochi con storie che finiscono sempre nello stesso modo). Qui sei libero di costruire quello che vuoi, da una casetta da sogno a un castello da mille e una notte, o se ti senti davvero ispirato, una città intera. Però occhio: non c’è una trama che ti prende per mano, quindi se cerchi un tutorial infinito o il solito “segue la missione principale”, qui è meglio che ti prepari a fare un po’ da solo. L’avventura la crei tu, punto.
Il sistema di controllo è amichevole pure per chi non ha mai toccato uno smartphone con giochi—virtual joystick per muoverti e bottoni ben piazzati per piazzare o distruggere blocchi. Semplice, intuitivo, quasi come spremere un succo di limone (ma più divertente, promesso). Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma una volta capito il meccanismo, non ti ferma più nessuno.
Parliamo di meccaniche di gioco, perché qui sta il bello: raccogliere risorse è tipo cercare il telecomando sparito tra i cuscini del divano – sembra facile, ma a volte ti ritrovi con pezzi di legno invece di quello che volevi. Ci sono legno, pietra, minerali, insomma, il kit base per costruire tutto quel che ti passa per la testa. Il crafting non è solo per costruire muri, ma anche armi e mobili, così puoi farti la casa da sogno e difenderti pure dai pericoli. E poi c’è il ciclo giorno-notte, che ti fa sentire un po’ un sopravvissuto: gestisci salute e fame, perché se pensi che costruire sia tutto relax, be’, c’è anche la modalità sopravvivenza che ti tiene sulle spine.
Sei tipo il boss della prima arena senza saperlo, perché qui ogni blocco piazzato può essere la base di un capolavoro o il tuo prossimo meme personale. Ti ricordi la prima volta che hai provato a fare una casa? Quella sensazione di “oddio, ma dove va questo blocco?” E poi all’improvviso… beh, lascia stare. In WorldCraft, l’unico limite è la tua testa (e forse la pazienza, ma quella la devi portare tu). Insomma, GG per chi ama costruire, sperimentare e, diciamolo, perdersi un po’ in un mondo dove puoi fare tutto senza limiti.