Allora, immagina di svegliarti su un’isola che sembra uscita da un sogno color pastello, popolata da queste adorabili creature chiamate Momos. Sì, proprio quei simpatici esserini che ti danno la sensazione di volerli abbracciare subito, ma che, spoiler, stanno in mezzo a un caos cosmico perché gli spiriti antichi – quelli che una volta proteggevano il posto – si sono svegliati e ora sono tipo “GG no re” con tutta la natura. E tu? Tu sei quel coraggioso esploratore che pensa: “Ok, vediamo di rimettere tutto a posto, tipo eroe improvvisato”.
La cosa figa di The Island of Momo è proprio il suo sistema di esplorazione: ti muovi tra foreste lussureggianti, montagne rocciose che sembrano fatte apposta per le tue acrobazie e grotte misteriose, il tutto con un controllo così fluido che quasi riesci a sentire l’erba sotto le scarpe (metaforicamente, ovvio). Il movimento
Non parliamo poi del crafting, che è un po’ come fare il MasterChef delle risorse: raccogli materiali qua e là (sì, come quando frughi nel cassetto alla ricerca di qualcosa e trovi l’impossibile), li combini e puff, hai qualcosa che ti aiuta a superare ostacoli o addirittura a sfuggire a quegli spiriti scoccianti. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma hey, fa parte del divertimento!
E poi ci sono i Momos, che non solo sono carini da morire, ma anche ottimi compagni di viaggio: ti danno dritte, ti fanno compagnia mentre esplori e ti fanno sentire meno solo in questa avventura magica. Per affrontare gli spiriti, invece, dovrai mettere insieme qualche strategia, perché non basta il semplice “corri e spera”: la sfida è reale, e ti farà rivalutare tutte quelle volte che pensavi di essere OP (spoiler: qui nessuno è OP, ma tutti possono migliorare con un po’ di impegno).
Il bello di The Island of Momo è che ti invita a perderti, letteralmente e figurativamente. Ci sono segreti nascosti che ti fanno dire “Ah, non me l’aspettavo!”, e la colonna sonora accompagna tutto come una playlist fatta apposta per farti innamorare dell’isola. Insomma, se ti va un’avventura che mescola esplorazione, enigmi e un tocco di magia che ti fa dire “voglio tornare qui”, beh, questa è la tua prossima meta. Pronto a scoprire il mistero dei Momos? E io che pensavo di andare solo in ferie…