Allora, sei pronto a vestire i panni dell’attivista più tosto che il mondo digitale abbia mai visto? Stop GMO 2 ti catapulta in un universo dove gli OGM stanno cercando di prendere il sopravvento come il villain di un film, ma invece di popcorn, hai in mano mouse e tastiera per fermarli. Già, perché qui non si tratta solo di sparare a mostri pixelati, ma di un vero e proprio scontro strategico per salvare l’ambiente e la biodiversità – roba che nemmeno gli eroi dei documentari Netflix!
Il gameplay è, diciamo, “amichevole” con il giocatore: niente combo da memorizzare o combo di tasti da far impazzire il tuo controller vintage. Con mouse e tastiera navighi in scenari che vanno dai paesaggi verdeggianti alle lande industriali infestate dagli OGM (seriously, chi ha pensato a questo setting?). Il vero cuore del gioco sta nel gestire risorse e tempo come un campione, decidendo se raccogliere prove compromettenti o convincere la comunità a unirsi alla tua crociata. È un po’ come organizzare una festa a sorpresa, ma la sorpresa è che stai salvando il pianeta – e senza nemmeno dover comprare il catering!
La parte più ficcante? Le missioni. Non sono solo compiti da spuntare, ma veri e propri puzzle sociali dove ogni scelta conta. Dovrai decidere con chi parlare – scienziati scettici, agricoltori stressati o attivisti incalliti – e ogni dialogo è un tetris di informazioni e opinioni. E fidati, qualche volta ti sembrerà di essere in un talk show più che in un videogioco. Ho provato a capire il crafting delle relazioni e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef. Ma hey, almeno la gestione inventario è intuitiva, e non devi essere un mago per capire cosa serve mettere in valigia per la missione del giorno.
E poi all’improvviso... beh, lascia stare. Quel senso di responsabilità che ti rimane anche dopo aver spento il PC? Esatto, quello è il vero power-up di Stop GMO 2. Non è solo un gioco, ma un piccolo manifesto digitale che ti fa chiedere “Ma cosa sto mangiando davvero?” mentre ti diverti a sabotare la diffusione degli OGM. Insomma, se stai cercando un’esperienza che ti faccia riflettere senza farti venire il mal di testa da tutorial infiniti, questo è il titolo che fa per te. GG, ambiente, GG!