Allora, parliamo di Puzzle Quest: Challenge of the Warlords, quel piccolo genio che ha deciso di mettere insieme il meglio di due mondi: il classico match-three e il più epico dei giochi di ruolo. Sì, avete letto bene, è come se Candy Crush avesse fatto un figlio con Skyrim, e quel figlio fosse tutto tranne che noioso. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma tranquilli, la curva di apprendimento è una carezza rispetto a certi RPG che ti fanno sentire un neanderthal con il controller.
Nel cuore del gioco, ti ritrovi a combattere con il classico sistema a turni, ma invece di brandire spade o lanciare incantesimi cliccando come un ossesso, qui devi fare match di gemme – mica di caramelle! E ogni combinazione ti regala oro, mana e altre risorse essenziali per potenziare il tuo eroe. Tipo, il mana è il carburante per i tuoi incantesimi mentre l’oro ti fa sentire un vero signore feudale in fase di shopping. Ricorda, scegliere quale gemma scambiare non è solo una questione di estetica, ma una strategia a tutto tondo per strozzare le opzioni del tuo avversario. Perché sì, anche lui sta cercando di fare combo e non vuole vederti vincere facile facile.
Oh, e non è tutto gemme e bacchette magiche, perché puoi anche catturare mostri – roba da far impallidire i migliori domatori di Pokémon! Allenarli e portarli in battaglia aggiunge quel tocco strategico che fa dire “GG” ogni volta che li sfoggi in combattimento. Ogni turno è un mix tra “Ma dove metto questa gemma?” e “Se faccio così, il prossimo turno sarà un disastro per l’avversario”. Insomma, pensare in anticipo è praticamente obbligatorio, altrimenti la tastiera potrebbe finire nella lava (figurata, ma ci siamo capiti).
La cosa bella? I comandi sono semplici come bere un bicchiere d’acqua – clicca una gemma, scambiala, goditi lo spettacolo. Niente combo di tasti da ricordare o combo da pro player, qui conta la testa, mica il riflesso da ninja. E con tutta questa roba che succede, la storia non è da meno: un fantasy bello tosto, pieno di eroi, magie oscure e regni da conquistare. Ah, e se ti stai chiedendo se è roba per hardcore gamer o casual, ti dico: è perfetto per entrambi. Insomma, un mix riuscito che ti fa dire “Come ho fatto a non giocarlo prima?”