Allora, mettiti comodo, perché Park Master 2 è il gioco che ti fa capire quanto può essere zen (o frustrante) parcheggiare… ma senza mai uscire di casa. Qui non si tratta solo di infilare la macchina in uno spazio stretto come fai al supermercato (e speri che nessuno ti suoni dietro), ma di diventare il re o la regina del parcheggio in un vero e proprio caos a quattro ruote. E fidati, gestire camion, suv e utilitarie tutte insieme non è proprio una passeggiata.
Il sistema di controllo è semplice: trascini i veicoli con un dito come se stessi mettendo in ordine la tua playlist Spotify, ma occhio che un passo falso e boom, collisione assicurata. La vera sfida sta nel pianificare il percorso e il timing: anticipare quando quel maledetto furgone farà inversione o se l’ennesimo suv troppo grande riuscirà a infilarsi nel buco rimasto. Insomma, è un po’ come fare il domatore di veicoli, senza frustino ma con tanta pazienza (che, se sei come me, dura tipo due minuti).
Non pensare che sia solo un semplice gioco da tap e via: il design dei livelli si fa sempre più spinoso, con ostacoli e layout che ti fanno sudare anche se sei seduto sul divano. Ogni parcheggio è un piccolo puzzle, e sbloccare nuovi scenari è come ottenere il trofeo di “Io ce l’ho fatta!”. E poi c’è quel sistema di ricompense a stelle che ti fa sentire tipo chef stellato ogni volta che piazzi un’auto senza intoppi — peccato che qui il piatto è la soddisfazione di non dover ricominciare da capo.
La storia? Ah, sì, c’è pure quella! Trasformi un lotto abbandonato in una metropoli di parcheggi, roba da far impallidire anche quel vicino fissato che ti rinfaccia ogni volta come parcheggi in cortile. La grafica è carina, niente di troppo esagerato, ma quel che conta è che il gameplay è fluido e ti tiene incollato allo schermo. Ti ricordi la prima volta che hai provato a infilare una macchina in retromarcia e sei finito a sbattere contro tutto? Ecco, con Park Master 2 quel sentimento torna, ma alla fine è proprio questo a rendere il gioco una piccola gemma da tenere sempre a portata di mano per una pausa “mental workout”. GG, senza dubbio.