Allora, preparati a indossare la cravatta più stretta della tua carriera virtuale, perché Mio Caro Capo ti catapulta nel vortice surreale dell’ufficio, dove l’unico vero boss sei tu… o almeno ci provi. Qui non si tratta solo di spuntare checklist: la vera sfida è sopravvivere alle email che piovono come meteoriti, alle riunioni che sembrano maratone e al temutissimo sguardo del capo che ti fa sentire come se avessi fatto crashare il server (e magari lo hai fatto davvero, ma shhh). Ho provato a capire il sistema di gestione del tempo e… beh, diciamo che mi sono sentito come un equilibrista su una trave di spaghetti – fragile ma determinato.
Il cuore pulsante di questo gioco è senza dubbio il suo sistema di gestione risorse e tempo. Ti ritroverai a destreggiarti tra compiti che vanno dagli innocui “rispondi all’email” a vere e proprie emergenze da ufficio, tipo “risolvi il problema tecnico prima che il capo scopra”. Ogni azione è una corsa contro il tempo, e fidati, sbagliare significa un “buffer” di stress extra che nessuno vuole. È un po’ come quando cerchi il cellulare in tasca e in realtà l’avevi lasciato sulla scrivania... solo che qui il capo ti guarda e non c’è scusa che tenga.
Ma aspetta, c’è di più! Le interazioni con i colleghi sono il vero sale della faccenda. Ogni coworker ha la sua personalità, che spazia dal tipo “tuttofare zen” al “drama queen” che trasforma un problema di caffè in una tragedia shakespeariana. I dialoghi sono pieni di ironia e umorismo tagliente, così anche nella peggiore delle crisi riesci a strappare uno smorfioso “GG” mentale. Seriamente, chi l’ha testato? Io mi sono ritrovato a ridere da solo mentre cercavo di organizzare un meeting che sembrava una partita a scacchi contro un gatto (spoiler: il gatto vince sempre).
E non dimentichiamo le mini-giochi sparsi qua e là, una vera manna dal cielo per staccare la spina e ricaricare le energie tra una scadenza e l’altra. Sono il modo perfetto per dire “basta stress” senza però abbandonare completamente la missione: diventare il dipendente dell’anno, o perlomeno non quello che finisce per fare il caffè alle due di notte per il capo. Insomma, se ti sei mai chiesto come sarebbe la vita in ufficio se fosse un videogame (con boss da sconfiggere e power-up di caffeina), Mio Caro Capo è il titolo che fa per te.