Se ti sei mai trovato a fissare il monitor con gli occhi a palla mentre il tuo capo ti chiede l’impossibile, beh, Beat the Boss è praticamente il tuo migliore amico digitale. Qui non si tratta solo di sfogarti, ma di farlo con stile e un pizzico di follia, perché nulla dice “stress libero” come prendere a mazzate un boss virtuale usando... una tastiera? O magari una stampante? Sì, hai capito bene, le armi vanno dall’ordinario all’assurdo, e ti assicuro che lanciarle contro quel dittatore d’ufficio è più soddisfacente di una pausa caffè doppia in pieno lunedì mattina.
Il sistema di combattimento si basa su tap e swipe, così semplice che anche tua nonna potrebbe diventare una campionessa di distruzione in ufficio. Praticamente, schiaccia, trascina e guarda il tuo boss prendere botte con animazioni esagerate che sembrano uscite da un cartone animato. Ogni colpo viene accompagnato da suoni che ti fanno quasi venire voglia di battere le mani (o il mouse). Ho provato a capire il crafting delle armi, ma ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, quindi meglio restare sul semplice: più è ridicolo, meglio è.
Non è solo botte da orbi, però: l’ambiente di gioco è interattivo, quindi puoi usare oggetti intorno a te come se fossi in una versione digitale di “Chi l’ha visto?” ma con meno suspense e più caos. Il boss, da parte sua, reagisce in modi così teatrali che quasi ti dispiace… quasi. Ci sono anche sfide e achievement che ti spingono a perfezionare la tua “arte della vendetta”, e fidati, sbloccare nuovi strumenti di distruzione ti farà sentire un po’ come un supereroe in pausa pranzo.
Insomma, Beat the Boss non è solo un passatempo: è il tuo personalissimo bocca di fuoco contro lo stress, condito da una buona dose di umorismo e anarchia da tastiera. Chi avrebbe mai detto che pestare un capo potesse essere così... terapeutico? Prima boss fight in quell’arena? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo. GG, capo, GG.