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Funny Puppy Emergency

5/5(voti: 5)📅2022 Feb 01
Funny Puppy Emergency

Allora, preparati a vestire i panni del salvatore più tenero e meno convenzionale di sempre con Funny Puppy Emergency. Qui non si tratta solo di cliccare a caso sperando che qualcosa funzioni (anche se, ammettiamolo, a volte si fa anche quello), ma di mettere in campo una vera e propria strategia da eroe... o almeno provarci senza far scappare il cucciolo tra i piedi.

Il cuore pulsante del gioco è il sistema di risoluzione dei problemi: ogni livello ti lancia una sfida diversa – dal cucciolo incastrato su un albero (seriously, chi lo ha messo lassù?) a situazioni improbabili come cercare di fargli attraversare la strada senza finire in uno sketch comico. Ecco, qui si vede chi ha il polso fermo e chi invece finisce per fare pasticci degni di un MasterChef alle prime armi. Con il drag and drop di oggetti e il classico click qua e là, ti troverai a sperimentare soluzioni creative, come se stessi giocando a “chi risolve più casino”. Ogni strumento è lì pronto, ma occhio: scegliere quello sbagliato può trasformare la missione in un meme ambulante.

E non credere che sia solo questione di fortuna: la gestione del timing è fondamentale. Ti ricordi la prima volta che hai dovuto schivare un ostacolo all’ultimo millisecondo? Ecco, stessa adrenalina, ma con un cucciolo che ti guarda con quegli occhioni da “per favore, non farmi arrabbiare”. E poi, se pensi che finisce lì, aspetta di sbloccare i vestiti del cucciolo – sì, perché anche lui vuole fare il figo tra un’emergenza e l’altra. Una specie di dress-up, ma con più zampette e meno logica.

Il bello? il gameplay casual è super accessibile, quindi non serve essere dei pro gamer per godersi la festa. Che tu stia cercando un break rapido o vuoi semplicemente passare cinque minuti a ridere delle situazioni più assurde, Funny Puppy Emergency ti accoglie a braccia aperte (e zampe scodinzolanti). Insomma, tra una risata e un “GG”, ti ritroverai a salvare cuccioli come se non ci fosse un domani – e forse anche a diventare un po’ più bravo a pensare fuori dagli schemi. Chi l’avrebbe mai detto, vero?