Se pensavi di aver visto tutto nel mondo dei casual game, aspetta di mettere le mani su Clusterz, un mix pazzo di sparatutto classico e biliardo che sembra nato da una jam session fra programmatori con un po’ troppa voglia di fare casino. Il concept è semplice: spara palline colorate per farle combinare a gruppi di tre o più dello stesso colore e farle sparire, tipo magia ma con più pixel e meno rabbia zen.
Ora, la parte che ti farà stracciare i capelli (ma in senso buono!) è il twist delle bolle nere. Queste brutte bestie non si fanno eliminare, stanno lì a fare il loro comodo, bloccando le tue mosse. Come se il gioco volesse dirti Ehi, pensa un po’ prima di sparare, non fare il solito random della domenica. E poi c’è la meccanica dell’isolamento, che in parole povere significa che le palline staccate da tutto il resto spariscono da sole tipo quei social che chiudi definitivamente senza rimpianti.
Ma aspetta, non è finita: se lasci cadere una pallina senza farla incastrare da nessuna parte, il colore di tutte le palline si rimescola casualmente. Una specie di buff versione arcobaleno che ti costringe a riorganizzare tutta la strategia come se stessi risolvendo un cubo di Rubik cieco. Ti viene già la voglia di piangere, vero?
Non è solo un gioco solitario: devi tenere d’occhio anche l’avversario, perché la partita finisce quando le bolle toccano il fondo e la pressione è più alta di un caffè doppio alle 3 del mattino. Gioco gratis, niente download, pieno schermo insomma, il combo perfetto per passare da Solo un’altra partita veloce a Ok, è mattina, ma lo devo comunque finire!.
Consiglio personale: il primo tentativo farà sembrare tutto facile come rubare caramelle a un bambino, ma poi arriva la vera sfida e la tua tastiera potrebbe rischiare il volo (colpa tua, non mia). Un indie che ti cattura come una marmotta in una scatola di sabbie mobili, giusto per fare un paragone a caso. GG, Clusterz, mi hai fregato ancora una volta.