Se pensavi che il tuo cervello fosse al sicuro, beh, preparati a farti del male (ma nel modo più divertente possibile) con Braindom 2. Questo gioco è praticamente un buffet di enigmi che ti faranno grattare la testa più di quanto tua nonna lo faccia davanti a un decoder nuovo di zecca. La meccanica principale? Risolvere puzzle cervellotici usando l’ambiente come la tua personale cassetta degli attrezzi. Tipo, prendi un’impugnatura di porta, un filo elettrico, una mosca e... ok forse non esattamente quella combo, ma sai che intendo.
Il bello è che l’interazione con gli oggetti non è solo clic clic e vai, no no, qui devi pensare: combinare, trascinare, ruotare, schiacciare. A volte sembra di fare una versione digitale di quegli escape room, solo che senza l’ansia di finire chiuso in una stanza (almeno spero). E ovviamente, ti troverai a dover interpretare indizi che sembrano usciti da un burocratese alieno, mentre cerchi disperatamente di non mollare il telefono a causa di quel rompicapo che si crede Houdini.
Ora, parlando di ogni livello: ciascuno è come una piccola scatola di enigmi, con domande che vanno dal semplice enigma visivo a complessi ragionamenti logici. Solo che, in Braindom 2, semplice si usa come si usa la parola “giusto” in una discussione su internet, cioè mai. Tipo quella volta che pensavi di aver capito e poi... niente, hai sbagliato tutto, GG. Ma ti convince tanto a riprovare che ti ci perdi nel gioco come in una playlist notturna su YouTube che promette video “solo per 5 minuti” e finisci a vedere scherzi di gatti alle 3 di notte.
Non fraintendere: qui non si tratta solo di risolvere enigmi uno dopo l’altro come se fosse un esame di logica, ma il gioco ti chiama a usare la testa (letteralmente), a mettere insieme pezzi di cervello sparsi che sembrano presi da mondi diversi. E quando sblocchi una soluzione? Quella soddisfazione è tipo quando finalmente trovi il telecomando perso sotto il divano. E se ti blocchi? Beh, immagina di scrivere sul gruppo WhatsApp degli amici Aiuto!, ecco, Braindom 2 è un po’ così.