Ok, mettiamola così: se pensavi che la classe di musica fosse solo per stonati con il flauto, Baciare in classe di musica ti farà ricredere in un batter d’occhio. Qui il vero ritmo è quello del cuore, e preparati a una gameplay che è un mix perfetto tra un dramma romantico e un karaoke un po’ imbarazzante (ma adorabile, eh).
Il cuore pulsante del gioco? Il sistema di scelte multiple che ti fa sentire come se fossi la protagonista del tuo personale film Netflix, con l’aggiunta di qualche “oh no, ho sbagliato tutto!” (serpenti emotivi inclusi). Ogni decisione che prendi non è solo un click: è una vera e propria jam session di conseguenze, dove un “sì” o un “no” possono far volare il tuo crush verso il podio o farti finire nel dimenticatoio scolastico. E ti assicuro, non è roba da poco se vuoi arrivare al gran finale con la tua metà perfetta – o almeno con qualcuno che ti tolleri.
Ma tranquillo, non si tratta solo di cuori e drammi adolescenziali. Il gioco implementa un sistema di interazione con i personaggi che è come provare a tenere il tempo con le bacchette da batteria: all’inizio inciampi, ma poi diventa tutto un groove. Dovrai scoprire i segreti e i retroscena dei tuoi compagni di classe, perché fidarsi è bene, ma conoscere il loro “battito” è meglio. Ti ritroverai a destreggiarti tra compiti, momenti imbarazzanti e, ovviamente, baci furtivi che sono più complicati di una scala musicale in Fa# minore.
Un tocco speciale? Le ambientazioni tematiche musicali che aggiungono pepe alle tue avventure sentimentali: immagina di dover scegliere tra confessare un crush durante un’esibizione o fare scena muta come un basso elettrico stonato. Ho provato a capire il crafting delle emozioni in questo gioco e ho finito per fare un pasticcio degno di un remix improvvisato, ma hey, fa parte del divertimento!
Insomma, se vuoi vivere un’esperienza che è un po’ Romeo e Giulietta versione liceo, condita da scelte che fanno battere il cuore più forte di un assolo di chitarra, Baciare in classe di musica è quel gioco lì. E poi, chi l’avrebbe mai detto? Tra note stonate e sguardi rubati, potresti pure trovare la tua dolce melodia. GG, amore!