Allora, metti insieme il classico Mahjong solitaire con un’estetica da cartolina tropicale e ottieni Tropical Mahjong, il gioco ideale per quando vuoi staccare il cervello senza dover per forza scappare alle Hawaii (che sarebbe bello, eh?). Qui il sistema di gioco è quello che ti aspetti: devi accoppiare tessere identiche per liberare il tabellone, ma con un tocco esotico che fa sembrare ogni partita una mini-vacanza. Seriamente, sembra quasi di sentire il suono delle onde mentre clicchi freneticamente.
Il meccanismo di selezione delle tessere è semplice come bere un cocco: clicchi su una tessera libera (cioè non bloccata su almeno un lato, tipo quando cerchi di raggiungere il telecomando nascosto da qualche parte) e poi su quella identica. Boom, spariscono entrambe e tu ti senti un po’ più intelligente. E quando ti blocchi (perché, ammettiamolo, succede sempre), il gioco ti regala un sistema di suggerimenti che ti illumina il percorso come un faro nella notte tropicale. Insomma, niente più momenti in cui ti chiedi “e adesso che cavolo faccio?”.
Ogni livello è un piccolo enigma che cresce di difficoltà, con layout sempre più ingegnosi che ti costringono a pensare un attimo prima di cliccare come un pazzo. È quel tipo di sfida che ti fa fare “okay, solo un altro livello” e poi ore dopo sei ancora lì a cercare di non fare arrabbiare la pianta sulla scrivania. E la cosa bella? Ogni set di tessere riflette la flora e la cultura tropicale, quindi oltre a scervellarti, ti godi anche un po’ di atmosfera da isola da sogno senza prendere un volo.
In pratica, Tropical Mahjong è quel mix perfetto tra relax e cervellone, il gioco che ti fa sentire in vacanza anche se sei a casa in pigiama. Se vuoi una pausa rapida oppure una sessione zen di matching tile, qui dentro trovi il tuo angolo di paradiso... e sì, ti sfido a non fare GG dopo aver risolto un livello particolarmente ostico. Fidati, è più difficile di quanto sembri!