Oh, T Rex Dino è quel tipo di gioco che ti fa sentire come se fossi tornato ai tempi in cui il pixel era re e il joystick la tua bacchetta magica. Qui, invece di salvare principesse o guidare auto da corsa, controlli un T-Rex pixelato che corre come se non ci fosse un domani (spoiler: in effetti, corre per sfuggire all’estinzione, roba seria!).
La meccanica di gioco è più semplice di un papà che fa il barbecue: salta per evitare quei fastidiosi cactus o gli uccelli che ti piombano addosso come se fossi il loro buffet. Schiva, salta, abbassati (sì, c'è pure il tasto per farti abbassare e scansare quegli uccellini che volano bassi) e ripeti. Sembra facile, ma quando la velocità aumenta, ti ritrovi a digitare come se stessi cercando l’ultima fetta di pizza durante una partita di Fortnite. GG!
Il sistema di controllo è praticamente un invito a competere con i tuoi riflessi da ninja: premi spazio o fai tap sullo schermo e il T-Rex salta; tieni premuto per abbassarti. Facile, no? Eppure, tra un salto in extremis e un’evitata per un pelo, ho avuto più heart attack di quanti ne abbia mai fatti in un horror game. Seriamente, chi l’ha testato? Io ho provato a capire il timing perfetto e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef.
La vera sfida? La velocità che aumenta costantemente e un numero crescente di ostacoli che sembrano dire: “Pensa di poter resistere? Nerf subito!”. È come se fossi in un interminabile sprint con il T-Rex che ti urla “Corri, corri!” mentre cerca di evitare un esercito di cactus e uccelli pixelati. Ogni metro guadagnato è una piccola vittoria, una medaglia virtuale da sventolare ai tuoi amici (o da tenere per te, chi giudica?).
E la grafica? Retro, pixelosa, ma adorabile – quasi ti viene voglia di fare un “throwback” ai tempi in cui il massimo del realismo era un T-Rex quadrato. I suoni, poi, sono quel tocco di classe che ti fa dire “ok, ci siamo, questo è il mio nuovo passatempo preferito”. Insomma, T Rex Dino è il classico infinite runner che ti cattura con la sua semplicità ma ti incolla allo schermo come se stessi cercando di battere un record mondiale. Pronto a saltare e schivare? Ti avverto: una volta iniziato, il tasto pausa diventa un miraggio.