Ok, preparati a calciare come se fossi l’ultimo difensore prima del portiere, perché Super Soccer Star 2 non è il solito gioco di calcio dove ti limiti a correre dietro a un pallone virtuale. Qui, la palla è la regina e tu sei quel giovane talento con il sogno di diventare una superstar del calcio. Sì, proprio tu, che probabilmente hai già fatto il replay mentale di quel gol all’ultimo secondo più volte di quante ne vorresti ammettere.
Il cuore pulsante di questo gioco è il suo sistema di controllo intuitivo che ti fa sentire come se fossi davvero in campo, non uno spettatore che preme bottoni a caso. Con tocchi semplici e fluidi, puoi passare, tirare e dribblare con una precisione che farebbe invidia anche a quei giocatori che conosci solo su YouTube. E poi ci sono i colpi speciali, tipo il tiro a effetto o il super tiro potente, che ti permettono di sfoderare la tua miglior tecnica quando serve; insomma, un po’ come mettere il turbo al tuo joystick. Ho provato a capire il crafting di questi tiri e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma con un po’ di pratica diventi il Messi del touchscreen, parola mia.
Ogni livello ti immerge in scenari sempre più tosti, dove non basta correre come un pollo senza testa (anche se a volte potrebbe aiutare). Serve una buona dose di strategia e tempismo per piazzare passaggi intelligenti, anticipare gli avversari e scegliere il momento perfetto per il tiro. È un po’ come cercare il telecomando sotto i cuscini del divano: semplice all’apparenza, ma con qualche sorpresa nascosta. E se pensavi che fosse solo questione di destrezza, aspetta di sbloccare nuovi equipaggiamenti e potenziamenti che ti danno quell’edge in più per dominare la partita. GG, ragazzi!
Insomma, che tu sia uno di quelli che sognano di segnare in finale o semplicemente ami il calcio e vuoi un gioco che non ti faccia sbadigliare a metà match, Super Soccer Star 2 ti tiene incollato allo schermo con la sua combinazione di azione frenetica e tattica da allenatore esperto. Prima partita? Ti giuro che la mia tastiera (aka il mio telefono) ha rischiato di volare dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare i difensori all’ultimo millisecondo. Ma poi, quel gol... ah, quello sì che fa sentire un campione!